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Pubblicare un romanzo su un blog(..?)

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2012 11:24
08/09/2012 12:09
 
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Salve a tutti :-)

Io e un mio amico stiamo affrontando la meravigliosa esperienza di scrivere il primo romanzo (nel nostro caso con tematiche steampunk legate alle esplorazioni).
Al momento siamo ancora nella fase della delineazione della trama e dei personaggi, ma ci stiamo ponendo il problema della pubblicazione della (sudata) opera prima: navigando nel Web abbiamo notato che negli Stati Uniti si sta evolvendo un sistema di pubblicazione che potrebbe essere interessante per novellini come noi due: "blog a book" (ecco un sito di un'esperta per saperne di più: howtoblogabook.com/ ); in pratica l'idea è quella di pubblicare alcuni/tutti i capitoli della propria opera (casomai solo degli estratti) su un blog per incuriosire i potenziali lettori e costruire una fanbase da presentare a eventuali case editrici - in altre parole: se i miei capitoli vengono letti da (X) persone, posso inserire nella presentazione per la casa editrice il fatto che ci sono già potenziali acquirenti).

Detto ciò, la nostra idea sarebbe quella di pubblicare aggratis i primi capitoli in toto e vendere i capitoli successivi in formato digitale a circa 0,20€ cadauno.

Suicidio editoriale? Idea già utilizzata in modo migliore?

Vi preghiamo di condividere con noi i vostri pareri su questa strategia ;-D Grazie mille!
08/09/2012 12:59
 
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In primo luogo, complimenti per l'idea dello Steampunk. E' un genere che personalmente mi attira molto e, salvo rare eccezioni, in Italia ha poco seguito. Perciò, sul racconto, insistete.

Quanto alla pubblicazione su internet...

In passato ci ho provato. E non è andata particolarmente bene. Prima un blog, poi EFP, un sito specializzato nella pubblicazione di racconti a puntate (libri, fanctions ecc).

Personlmente la pubblicazione a puntate su internet la sconsiglio. Non tanto per un eventuale suicidio editoriale, che mi sembra decisamente prematuro come discorso per voi, quanto per un problema di...pubblicità, direi.

Se avete la voglia e la pazienza, dovete darvi da fare a spammare in ogni dove il vostro blog e spedire il link a ogni possibile casella di posta conosciuta.

Se volete provare EFP, il discorso cambia di poco e forse di nulla. L'unico modo per farvi conoscere è recensire altre persone sul sito, in modo che a loro volta vengano a recensire voi. Mi pare scontato aggiungere che questo metodo non garantisce in alcuna maniera un seguito di lettori.

Se volete insistere con la linea del romanzo a puntate, raccomando di iniziare scrivendo un buon numero di capitoli, rivederli e poi iniziare a postare.

E tutto! In bocca al lupo!

[SM=x1263996]
08/09/2012 13:22
 
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Re:
Gimli l'Incredulo, 08/09/2012 12.59:

In primo luogo, complimenti per l'idea dello Steampunk. E' un genere che personalmente mi attira molto e, salvo rare eccezioni, in Italia ha poco seguito. Perciò, sul racconto, insistete.

Quanto alla pubblicazione su internet...

In passato ci ho provato. E non è andata particolarmente bene. Prima un blog, poi EFP, un sito specializzato nella pubblicazione di racconti a puntate (libri, fanctions ecc).

Personlmente la pubblicazione a puntate su internet la sconsiglio. Non tanto per un eventuale suicidio editoriale, che mi sembra decisamente prematuro come discorso per voi, quanto per un problema di...pubblicità, direi.

Se avete la voglia e la pazienza, dovete darvi da fare a spammare in ogni dove il vostro blog e spedire il link a ogni possibile casella di posta conosciuta.

Se volete provare EFP, il discorso cambia di poco e forse di nulla. L'unico modo per farvi conoscere è recensire altre persone sul sito, in modo che a loro volta vengano a recensire voi. Mi pare scontato aggiungere che questo metodo non garantisce in alcuna maniera un seguito di lettori.

Se volete insistere con la linea del romanzo a puntate, raccomando di iniziare scrivendo un buon numero di capitoli, rivederli e poi iniziare a postare.

E tutto! In bocca al lupo!

[SM=x1263996]



Grazie per i consigli e il supporto riguardo la tematica :)

Il nostro "marketing plan" (chiamiamolo così) include contest per illustratori, la possibilità di essere in qualche modo inseriti come personaggi di secondo piao nel racconto se si aiuta in modo determinante a pubblicizzare il progetto e (l'ormai scontata ma perché no) campagna virale con video, siti web fasulli e così via.

Una delle nostre ragazze ha scritto anche lei su EFP, tra l'altro generando un buon traffico di lettori, ma vorremmo qualcosa di più caratteristico, che non si perdesse tra la folla.

L'idea del "dopo" era quella di far tradurre, sempre a puntate, il racconto nella lingua della terra d'Albione e presentarla al pubblico internazionale. Se la cosa funzionasse saremmo pronti ad aprire un progetto su Kickstarter per finanziare un'eventuale produzione cartacea.

Sogniamo troppo?
08/09/2012 13:56
 
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Re: Re:
Ilgeologo, 08/09/2012 13.22:



Grazie per i consigli e il supporto riguardo la tematica :)

Il nostro "marketing plan" (chiamiamolo così) include contest per illustratori, la possibilità di essere in qualche modo inseriti come personaggi di secondo piao nel racconto se si aiuta in modo determinante a pubblicizzare il progetto e (l'ormai scontata ma perché no) campagna virale con video, siti web fasulli e così via.

Una delle nostre ragazze ha scritto anche lei su EFP, tra l'altro generando un buon traffico di lettori, ma vorremmo qualcosa di più caratteristico, che non si perdesse tra la folla.

L'idea del "dopo" era quella di far tradurre, sempre a puntate, il racconto nella lingua della terra d'Albione e presentarla al pubblico internazionale. Se la cosa funzionasse saremmo pronti ad aprire un progetto su Kickstarter per finanziare un'eventuale produzione cartacea.

Sogniamo troppo?




Guarda, sono uno di quelli che considera l'ambizione, in maniera e dose corretta, qualcosa di utile e sano. Perciò è bene fare anche progetti a lungo termine. L'importante è non correre troppo.

Siete ancora in una fase di costruzione, perciò la prima cosa è curare la storia. Solo dopo è il caso di passare a un piano di marketing: è un bene avere le idee chiare per il futuro, ma bisogna anche sapere bene quando il futuro può diventare presente.


Mi ha colpito, soprattuto, l'idea di una traduzione. Non è per tarparvi le ali, ma tieni presente che in ambito internazionale non c'è moltissima fiducia sugli scrittori italiani di genere fantastico, soprattutto nell'Oltremanica.

Quella che per un motivo che mi è del tutto oscuro è considerata la miglior autrice italiana (in realtà è solo la più pubblicizzata) non viene tutt'ora (giustamente, direi...) tradotta in inghilterra, nonostante sia invece pubblicato in Francia, TURCHIA (solo per questo credo che Ataturk voglia tornare dalla tomba per sopprimere l'uso dell'alfabeto occidentale), Spagna e Portogallo.Lasciando stare l'opera in questione, nei miei viaggi in Inghilterra di autori italiani sugli scaffali delle librerie ho visto pochissimo (Eco e poco più) e nulla di fantasy, fantascienza o steampunk.

Su internet le cose possono andare diversamente, dato che ritengo sia un mezzo più aperto e quindi accessibile anche a gente con più apertura mentale, ma resta il fatto che non è una priorità.

Fossi in voi non escluderei a priori l'editoria fantasy italiana. Io proverei anche la strada parallela di una pubblicazione in patria, anche se, come detto, il genere non va per la maggiore ( sicuro come l'oro che se ci mettete dentro licantropi e vampiri innamorati che vanno al liceo entro domani vi fornisce un contratto di pubblicazione la Mondadori... ) ci sono anche case editrici che amano i generi sperimentali.

[Modificato da Gimli l'Incredulo 08/09/2012 13:58]
08/09/2012 14:15
 
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Re: Re: Re:
Gimli l'Incredulo, 08/09/2012 13.56:




Guarda, sono uno di quelli che considera l'ambizione, in maniera e dose corretta, qualcosa di utile e sano. Perciò è bene fare anche progetti a lungo termine. L'importante è non correre troppo.

Siete ancora in una fase di costruzione, perciò la prima cosa è curare la storia. Solo dopo è il caso di passare a un piano di marketing: è un bene avere le idee chiare per il futuro, ma bisogna anche sapere bene quando il futuro può diventare presente.


Mi ha colpito, soprattuto, l'idea di una traduzione. Non è per tarparvi le ali, ma tieni presente che in ambito internazionale non c'è moltissima fiducia sugli scrittori italiani di genere fantastico, soprattutto nell'Oltremanica.

Quella che per un motivo che mi è del tutto oscuro è considerata la miglior autrice italiana (in realtà è solo la più pubblicizzata) non viene tutt'ora (giustamente, direi...) tradotta in inghilterra, nonostante sia invece pubblicato in Francia, TURCHIA (solo per questo credo che Ataturk voglia tornare dalla tomba per sopprimere l'uso dell'alfabeto occidentale), Spagna e Portogallo.Lasciando stare l'opera in questione, nei miei viaggi in Inghilterra di autori italiani sugli scaffali delle librerie ho visto pochissimo (Eco e poco più) e nulla di fantasy, fantascienza o steampunk.

Su internet le cose possono andare diversamente, dato che ritengo sia un mezzo più aperto e quindi accessibile anche a gente con più apertura mentale, ma resta il fatto che non è una priorità.

Fossi in voi non escluderei a priori l'editoria fantasy italiana. Io proverei anche la strada parallela di una pubblicazione in patria, anche se, come detto, il genere non va per la maggiore ( sicuro come l'oro che se ci mettete dentro licantropi e vampiri innamorati che vanno al liceo entro domani vi fornisce un contratto di pubblicazione la Mondadori... ) ci sono anche case editrici che amano i generi sperimentali.




Sì, siamo d'accordo: meglio non correre troppo - volevamo solo far capire che abbiamo le idee abbastanza chiare sulla gestione del nostro futuro lavoro.

Riguardo la traduzione: ribadendo il fatto che questa iniziativa avrebbe luogo solamente se ricevessimo segnali positivi con la versione italiana, la nostra speranza (un bel pò ingenua, lo ammetto) è che la qualità della storia e delle nostre idee abbia la meglio su questa sorta di limitazione italica. Siamo a un ottimo punto della pianificazione della trama, probabilmente cominceremo a scrivere tra un mese o poco meno (meglio avere le idee chiare, no?)

Ho notato che non mancano le case editrici italiane specializzate in genere fantasy ma, ad onor del vero, sarà che non siamo esattamente esperti del settore, non ho trovato granché riguardo pubblicazioni steampunk. Confermi?

Grazie per l'attenzione che ci rivolgi, ad ogni modo :)
08/09/2012 15:15
 
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Re: Re: Re: Re:
Ilgeologo, 08/09/2012 14.15:



Sì, siamo d'accordo: meglio non correre troppo - volevamo solo far capire che abbiamo le idee abbastanza chiare sulla gestione del nostro futuro lavoro.

Riguardo la traduzione: ribadendo il fatto che questa iniziativa avrebbe luogo solamente se ricevessimo segnali positivi con la versione italiana, la nostra speranza (un bel pò ingenua, lo ammetto) è che la qualità della storia e delle nostre idee abbia la meglio su questa sorta di limitazione italica. Siamo a un ottimo punto della pianificazione della trama, probabilmente cominceremo a scrivere tra un mese o poco meno (meglio avere le idee chiare, no?)

Ho notato che non mancano le case editrici italiane specializzate in genere fantasy ma, ad onor del vero, sarà che non siamo esattamente esperti del settore, non ho trovato granché riguardo pubblicazioni steampunk.
Confermi?

Grazie per l'attenzione che ci rivolgi, ad ogni modo
:)



Le grandi case editrici sì. Tra le medio-piccole puoi trovare qualcosa di più. Tieni presente questo: lo steampunk viene classificato o come branca del fantasy o come sottogenere della fantascienza. E questo è senza dubbio un limite.

Ma ti assicuro che case editrici che si dedicano a generi sperimentali ci sono. La Plesio Editore, che mi ha pubblicato, tende a considerare più generi diversi nel fantasy.In futuro, anche se per ora non ha pubblicato dello Steampunk,la potreste comunque provare: fanno anche correzione, editing e impaginazione ecc.

Per ora, comunque, mi sento di augurarvi buon lavoro. Impegnatevi, e state certi che ricaverete dei buoni frutti.

Quanto all'attenzione m'identifico molto in tutti i giovani scrittori, e spero abbiano la vita più facile della mia. A me, prima della Plesio e di Giordana Gradara, nessuno o quasi mi aveva mai dato una possibilità. Perciò seguirò con interesse il vostro progetto.
[Modificato da Gimli l'Incredulo 08/09/2012 15:19]
08/09/2012 18:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Gimli l'Incredulo, 08/09/2012 15.15:



Le grandi case editrici sì. Tra le medio-piccole puoi trovare qualcosa di più. Tieni presente questo: lo steampunk viene classificato o come branca del fantasy o come sottogenere della fantascienza. E questo è senza dubbio un limite.

Ma ti assicuro che case editrici che si dedicano a generi sperimentali ci sono. La Plesio Editore, che mi ha pubblicato, tende a considerare più generi diversi nel fantasy.In futuro, anche se per ora non ha pubblicato dello Steampunk,la potreste comunque provare: fanno anche correzione, editing e impaginazione ecc.

Per ora, comunque, mi sento di augurarvi buon lavoro. Impegnatevi, e state certi che ricaverete dei buoni frutti.

Quanto all'attenzione m'identifico molto in tutti i giovani scrittori, e spero abbiano la vita più facile della mia. A me, prima della Plesio e di Giordana Gradara, nessuno o quasi mi aveva mai dato una possibilità. Perciò seguirò con interesse il vostro progetto.



Grazie per averci indicato questa casa editrice, sembra essere più affidabile della media (e se ce la segnali è certamente un punto a loro favore). Non abbiamo esperienza in materia, potresti dirci qual'è stata la tua esperienza con la Plesio?
08/09/2012 18:28
 
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Ho letto con attenzione il post e, soprattutto, con interesse... alla fine si tratta del mio lavoro.
In linea di massima non credo che la strada del web possa portare a molto, se non che tramite una campagna alla stregua del virale, e pure in questo caso... perchè scegliere di scaricare a pagamento il vostro libro quando in internet ce ne sono tantissimi, di esordienti e non, completamente free? 0,20 centesimi al capitolo inoltre è eccessivo. Se si conta una media di 25 capitoli il libro intero in e-book costerebbe 5,00 Euro; sono così lontana dalla realtà? A una piccola casa editrice si consiglia di rimanere sotto questa cifra (ancora meglio sotto i 3 Euro) per sperare in qualche scarica, e la piccola casa editrice ha dietro i costi di editing, i diritti d'autore, la registrazione al Rec e l'IVA (che sugli ebook è al 21%, diversamente che nei libri) che possono più o meno giustificare la somma richiesta.
Sperare di creare una base di fan per invogliare qualche editore mi pare utopico, ma dipende dalle dimensioni dell'editore. Per quante scariche possiate aver avuto nessuno gli garantirà che si trasformino in compere del cartaceo e, soprattutto se il libro è uscito non editato da un esterno, sarà molto facile che ciò avvenga.
Per la traduzione... avete un'idea dei costi? Ovviamente lì dipende da voi, se ve la sentite di rischiare o meno. Io ne ho trovate da un minino di 7 euro a cartella fino a un massimo di 25. Addirittura una neolaureata senza esperienza mi ha chiesto 13 euro ogni 1500 battute. Vi faccio un piccolo esempio:

Libro standard da 450.000 battute, ovvero 250 cartelle... costo medio di 15 euro a cartella (1800 battute): 3.750 Euro.
Questi significa che per pareggiare i conti dovreste vendere, nell'esempio, 1350 ebook a 3 euro, sempre che non vi appoggiate a una piattaforma che richieda una percentuale.

Ecco, questa è la mia idea da addetta ai lavori... ciò non toglie che l'utilizzo di internet possa essere vitale per la vendita di ebook e anche di libri tradizionali, ma magari estrapolandolo dal puro concetto di marketing massiccio, che sull'italiano medio, in ambito di libri, non fa presa.

Per concludere scusate eventuali errori, ma sto scrivendo da cellulare.





[Modificato da ==Aredhel== 08/09/2012 18:32]


08/09/2012 18:38
 
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Re:
==Aredhel==, 08/09/2012 18.28:

Ho letto con attenzione il post e, soprattutto, con interesse... alla fine si tratta del mio lavoro.
In linea di massima non credo che la strada del web possa portare a molto, se non che tramite una campagna alla stregua del virale, e pure in questo caso... perchè scegliere di scaricare a pagamento il vostro libro quando in internet ce ne sono tantissimi, di esordienti e non, completamente free? 0,20 centesimi al capitolo inoltre è eccessivo. Se si conta una media di 25 capitoli il libro intero in e-book costerebbe 5,00 Euro; sono così lontana dalla realtà? A una piccola casa editrice si consiglia di rimanere sotto questa cifra (ancora meglio sotto i 3 Euro) per sperare in qualche scarica, e la piccola casa editrice ha dietro i costi di editing, i diritti d'autore, la registrazione al Rec e l'IVA (che sugli ebook è al 21%, diversamente che nei libri) che possono più o meno giustificare la somma richiesta.
Sperare di creare una base di fan per invogliare qualche editore mi pare utopico, ma dipende dalle dimensioni dell'editore. Per quante scariche possiate aver avuto nessuno gli garantirà che si trasformino in compere del cartaceo e, soprattutto se il libro è uscito non editato da un esterno, sarà molto facile che ciò avvenga.
Per la traduzione... avete un'idea dei costi? Ovviamente lì dipende da voi, se ve la sentite di rischiare o meno. Io ne ho trovate da un minino di 7 euro a cartella fino a un massimo di 25. Addirittura una neolaureata senza esperienza mi ha chiesto 13 euro ogni 1500 battute. Vi faccio un piccolo esempio:

Libro standard da 450.000 battute, ovvero 250 cartelle... costo medio di 15 euro a cartella (1800 battute): 3.750 Euro.
Questi significa che per pareggiare i conti dovreste vendere, nell'esempio, 1350 ebook a 3 euro, sempre che non vi appoggiate a una piattaforma che richieda una percentuale.

Ecco, questa è la mia idea da addetta ai lavori... ciò non toglie che l'utilizzo di internet possa essere vitale per la vendita di ebook e anche di libri tradizionali, ma magari estrapolandolo dal puro concetto di marketing massiccio, che sull'italiano medio, in ambito di libri, non fa presa.

Per concludere scusate eventuali errori, ma sto scrivendo da cellulare.



Ciao! Innanzitutto grazie per l'analisi accurata :)
Il piano "0,20€ a capitolo" è puramente un'idea. Vi abbiamo contattato proprio per ricevere consigli in materia - ribadiamo la nostra (ahinoi) quasi totale ignoranza in materia.
Credi che l'unica via potrebbe essere quella delle case editrici classiche? Oppure la via online con un sostanzioso abbassamento delle nostre aspettative potrebbe funzionare comunque?

Naturalmente siamo consci del fatto che è praticamente impossibile poter formulare supposizioni su un testo che non è ancora stato scritto e di cui si sa appena la tematica generale. Parliamo da un punto di vista puramente teorico, ecco.

Per quanto riguarda la traduzione abbiamo la fortuna di conoscere volenterosi amici madrelingua che sono ben contenti di aiutarci in questa impresa. :)
08/09/2012 18:44
 
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Non me la sento di escludere l'autopubblicazione su ebook a priori, tantomeno la via telematica con ridimensionamento delle aspettative. A quel punto credo però che una pubblicazione classica darebbe più soddisfazioni, ma dipende da cosa cercate e dal tempo che intendete dedicare a una possibile ricerca. Comunque state cominciando a farvi un'idea del mercato editoriale e questo è già un buon passo.

In bocca al lupo.


08/09/2012 18:50
 
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Re:
==Aredhel==, 08/09/2012 18.44:

Non me la sento di escludere l'autopubblicazione su ebook a priori, tantomeno la via telematica con ridimensionamento delle aspettative. A quel punto credo però che una pubblicazione classica darebbe più soddisfazioni, ma dipende da cosa cercate e dal tempo che intendete dedicare a una possibile ricerca. Comunque state cominciando a farvi un'idea del mercato editoriale e questo è già un buon passo.

In bocca al lupo.



Crepi!

La nostra paura è quella di incappare in case editrici furbe, se capisci cosa intendo... Abbiamo letto tante (troppe!) storie da incubo di scrittori esordienti che si sono fatti bellamente fregare, tra anticipi, garage colmi di libri e librerie senza i propri testi.

Da qui l'idea, per ora più papabile per quanto ci riguarda, di metterci in proprio, per così dire.
Grazie per la "consulenza", molto gentile :)
08/09/2012 21:14
 
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Re: Re:
Ilgeologo, 08/09/2012 18.50:



Crepi!

La nostra paura è quella di incappare in case editrici furbe, se capisci cosa intendo... Abbiamo letto tante (troppe!) storie da incubo di scrittori esordienti che si sono fatti bellamente fregare, tra anticipi, garage colmi di libri e librerie senza i propri testi.




Sì, capisco benissimo. Non starò qui a disquisire sulla differenza tra case editrici a pagamento e case editrici free (e su tutte le varie sfumature di entrambe), perché servirebbe un post apposito e tra le altre cose mi pare ne esista già uno, comunque in linea di massima posso assicurarti che l'importante è essere preparati. Qualsiasi casa editrice, anche la più disonesta, deve passare da un contratto per "fregarti". Insomma, con un po' di informazione (e da parte vostra mi pare ce ne sia), si riesce tranquillamente a deviare i volponi di turno.


09/09/2012 11:07
 
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Re: Re: Re:
==Aredhel==, 08/09/2012 21.14:




Sì, capisco benissimo. Non starò qui a disquisire sulla differenza tra case editrici a pagamento e case editrici free (e su tutte le varie sfumature di entrambe), perché servirebbe un post apposito e tra le altre cose mi pare ne esista già uno, comunque in linea di massima posso assicurarti che l'importante è essere preparati. Qualsiasi casa editrice, anche la più disonesta, deve passare da un contratto per "fregarti". Insomma, con un po' di informazione (e da parte vostra mi pare ce ne sia), si riesce tranquillamente a deviare i volponi di turno.


Si fa quel che si può! Grazie per le dritte, abbiamo il tempo e la voglia di informarci maggiormente sull'argomento nei prossimi mesi. :-) Nel frattempo continueremo a scrivere il racconto, concentrandoci sulla bontà della storia e dei personaggi.
11/09/2012 20:36
 
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VALLETTO
dovrei starmene zitto. lo sò...
è che non ci riesco...

ho ben poche nozioni per poter appoggiare o confutare quanto già detto, personalmente sono sostenitore della linea di pensiero secondo cui il libro stampato è ormai agli sgoccioli e presto cederà il passo (almeno nella "grande" distribuzione) ai formati elettronici, tuttavia, sembra che non succederà oggi e nemmeno domani.

direi che per il momento il modo migliore per pubblicare sia ancora tramite editori, ma per quanto questo stato di fatto possa durare non azzarderei ipotesi, di conseguenza, credo che tanto della risposta che ti aspetti dipenda dal QUANDO il tuo libro sarà pronto alla distribuzione.

visto che non ricordo bene, ma mi sembra che non possiamo più postare link a youtube, ti invito a cercare "libroshima". dovrebbe saltarti fuori una interessante (poi, se attendibile o meno dovremmo chiederlo ad un cartomante) analisi di tale "Marco Carrara" che con la tua domanda c'entra parecchio.


cerco la pace tra le bombe
la vita tra le tombe
la luce tra le ombre
ma è la realtà che mi confonde
11/09/2012 23:45
 
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CAVALIERE
Uh, idee chiare, certo. Ma vedo che date già per scontato di concludere felicemente il romanzo. Più che alla pubblicazione, ora come ora, non dovreste concentrarvi sul fatto di scriverlo [SM=x1263971] ? Non so com'è stato per gli altri autori che girovagano per Aurendor, ma cominciare un libro e portarlo a termine non è stata propriamente una passeggiata, direi. Però ammiro la vostra determinazione, bravi ragazzuoli [SM=x1263924] !
Allora, chiedevate a Gimli della Plesio, e siccome anche io ho pubblicato con loro posso consigliarvela a occhi chiusi. Per quanto mi riguarda mi ci trovo benissimo. Vero che in Italia ci sono molte CE che chiedono il contributo, non è certamente il caso della Plesio, che tra l'altro segue i propri autori dall'editing, alla pubblicazione e relativa pubblicità che segue e precede il tutto.
Adesso non posso che augurarvi buon lavoro e buon divertimento, perchè scrivere un libro, secondo me, prevede entrambi. A presto, mi auguro.
12/09/2012 09:43
 
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Re:
cagliostro72, 11/09/2012 23.45:

Uh, idee chiare, certo. Ma vedo che date già per scontato di concludere felicemente il romanzo. Più che alla pubblicazione, ora come ora, non dovreste concentrarvi sul fatto di scriverlo [SM=x1263971] ? Non so com'è stato per gli altri autori che girovagano per Aurendor, ma cominciare un libro e portarlo a termine non è stata propriamente una passeggiata, direi. Però ammiro la vostra determinazione, bravi ragazzuoli [SM=x1263924] !
Allora, chiedevate a Gimli della Plesio, e siccome anche io ho pubblicato con loro posso consigliarvela a occhi chiusi. Per quanto mi riguarda mi ci trovo benissimo. Vero che in Italia ci sono molte CE che chiedono il contributo, non è certamente il caso della Plesio, che tra l'altro segue i propri autori dall'editing, alla pubblicazione e relativa pubblicità che segue e precede il tutto.
Adesso non posso che augurarvi buon lavoro e buon divertimento, perchè scrivere un libro, secondo me, prevede entrambi. A presto, mi auguro.


Ciao! :-D

Stiamo andando con i piedi di piombo, probabilmente cominceremo effettivamente a scrivere a metà ottobre e il desiderio è quello di finire una prima versione a marzo-aprile. Visto che hai già pubblicato libri possiamo chiederti quali sono state le difficoltà maggiori che hai affrontato durante la scrittura? :)
12/09/2012 09:46
 
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Re:
Prosdszt, 11/09/2012 20.36:

dovrei starmene zitto. lo sò...
è che non ci riesco...

ho ben poche nozioni per poter appoggiare o confutare quanto già detto, personalmente sono sostenitore della linea di pensiero secondo cui il libro stampato è ormai agli sgoccioli e presto cederà il passo (almeno nella "grande" distribuzione) ai formati elettronici, tuttavia, sembra che non succederà oggi e nemmeno domani.

direi che per il momento il modo migliore per pubblicare sia ancora tramite editori, ma per quanto questo stato di fatto possa durare non azzarderei ipotesi, di conseguenza, credo che tanto della risposta che ti aspetti dipenda dal QUANDO il tuo libro sarà pronto alla distribuzione.

visto che non ricordo bene, ma mi sembra che non possiamo più postare link a youtube, ti invito a cercare "libroshima". dovrebbe saltarti fuori una interessante (poi, se attendibile o meno dovremmo chiederlo ad un cartomante) analisi di tale "Marco Carrara" che con la tua domanda c'entra parecchio.


Ciao!

Abbiamo trovato il video ;-) Appena abbiamo mezz'ora di tempo libero la guardiamo di sicuro, sembra molto interessante.
13/09/2012 10:21
 
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Re:
Prosdszt, 11/09/2012 20.36:

dovrei starmene zitto. lo sò...
è che non ci riesco...

ho ben poche nozioni per poter appoggiare o confutare quanto già detto, personalmente sono sostenitore della linea di pensiero secondo cui il libro stampato è ormai agli sgoccioli e presto cederà il passo (almeno nella "grande" distribuzione) ai formati elettronici, tuttavia, sembra che non succederà oggi e nemmeno domani.

direi che per il momento il modo migliore per pubblicare sia ancora tramite editori, ma per quanto questo stato di fatto possa durare non azzarderei ipotesi, di conseguenza, credo che tanto della risposta che ti aspetti dipenda dal QUANDO il tuo libro sarà pronto alla distribuzione.

visto che non ricordo bene, ma mi sembra che non possiamo più postare link a youtube, ti invito a cercare "libroshima". dovrebbe saltarti fuori una interessante (poi, se attendibile o meno dovremmo chiederlo ad un cartomante) analisi di tale "Marco Carrara" che con la tua domanda c'entra parecchio.




Effettivamente penso proprio tu abbia colto il punto da analizzare. Se il libro è pronto per la metà del prossimo anno è un conto, se sarà pronto tra 5 anni un altro, tra 10 un altro ancora.

La discussione sul futuro dell'editoria è molto interessante. Prevedo anch'io un destino elettronico per gli scritti, ma credo che arriverà lentamente. Tra l'altro, comunque, penso che il mercato continuerà a orientarsi verso i libri provenienti dalle case editrici... ma stiamo veramente parlando di "fra molto, molto tempo", almeo per me.




16/09/2012 10:57
 
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Torniamo alla carica :-)

Cosa ne pensate di Lulu.com? www.lulu.com/
17/09/2012 09:12
 
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Qui posso rispondervi tranquillamente perché qualche esperienza in più ce l'ho, anche se non diretta^^

Allora, Lulu.com per me è un ottima soluzione per chi intenda autopubblicarsi. Per il mio modo di vedere le cose hai lo stesso risultato ottenibile con un editore a pagamento, ma perlomeno qui i guadagni sono interamente tuoi e la spesa è decisamente inferiore (oviamente parlo in linea generale, poi ogni realtà editoriale a pagamento è una realtà diversa dalle altre).

Ovviamente dovete prendervi in carico l'onere di pensare in maniera completamente autonoma alla pubblicità e alla distribuzione.

Nel mio personale caso, quando decisi di pubblicare il mio libro (oddio, mi sembrano passati secoli da allora!), avevo in mente di operare con Lulu (o similari... esistono diverse realtà paragonabili e varebbe la pena studiarsele tutte) nel caso in cui non fossi riuscita a trovare un editore free. In sostanza mi ero data un limite di tempo scaduto il quale mi sarei autoprodotta, anche se poi fortunatamente ho trovato l'editore.

L'unico problema che vedo in questo frangente è che, non facendo passare il lavoro sotto la visione di un editor, ogni imperfezione (e ce ne saranno sicuramente, ce ne sono anche nei libri degli scrittori già affermati prima che vengano passati al vaglio dei correttori, di qualsiasi livello siano) rischia di svalutarvi e di bruciarvi su eventuali seguiti.

Insomma, a mio parere, se proprio siete decisi ad autoprodurvi, per me vale la pena investire su un lavoro di editing, almeno di base.





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