dunque, si sviluppa l'epidemia, della quale è opinione comune sia responsabile il re; viene cacciato (tre metri sotto terra per la precisione) e, per osmosi, anche gli altri umani divengono paria, gli elfi tanto per sicurezza, evitano qualunque modo di offendere la loro dea quindi iniziano ad evitare qualunque contatto (l'aspetto commerciale innanzitutto) con i pochi umani rimasti che quindi si riducono ben presto a mendicare. dato il fatto che non ci sono più umani in nessuna posizione che si possa considerare neanche alla lontana di comando, non hanno modo di opporsi, non hanno mezzi per andarsene e non sono in numero sufficente per insorgere, oltretutto non hanno nessuno a guidarli. non vengono uccisi perchè in effetti c'era un legame precedente che spinge a risparmiarli, ma la paura di un nuovo intervento celeste vieta anche che gli si presti aiuto. sei anni dopo però abbiamo un elfo di guardia che si mette a scherzare con un umano, mi sembra che manchi qualcosa ad unire i due eventi, oppure ho accampato supposizioni fallaci su basi errate, ed in questo caso una correzzione tempestiva sarebbe l'ideale
cerco la pace tra le bombe
la vita tra le tombe
la luce tra le ombre
ma è la realtà che mi confonde