«Dovrai portare almeno dieci uomini per la scorta d’onore, sette servi e…».
«No». Sloan interruppe Neil. «Uscire dalla città è difficile, inoltre non posso attraversare il Regno con un seguito di venti persone. Ci scoprirebbero immediatamente».
«Ma Jarlath ti dovrà vedere come il principe!» esclamò Neil.
«Non metterò tutto in repentaglio per il suo sciocco codice» disse con freddezza Sloan. Percorse la stanza a grandi passi. «Con me verranno Miael, Finn e la nipote di Burn».
«Le Guardie stanno cercando la Sacerdotessa, come…».
«Ho la soluzione» borbottò il principe. «E la sua presenza basterà per accontentare l’emoriano».
Neil sospirò.
«Non puoi lasciare Sheridan qui; solo tu riesci controllarla».
«Mi porterò anche lei».
«La Luce ci salvi» bisbigliò Neil, scuotendo il capo.
Bussarono alla porta.
«Avanti» disse Sloan.
Nella stanza entrò un uomo panciuto, con lunghi capelli rossi e la barba incolta. Neil arricciò il naso: l’uomo emanava un forte odore di urina.
«Principe» disse lui, inchinandosi. «A tutte le puttane sono stati tagliati i capelli corti, come ha ordinato».
Lo sguardo di Neil guizzò su Sloan.
«Bene, Luorno. Puoi andare».
Luorno si inchinò un’altra volta e uscì dalla camera.
«La Sacerdotessa reciterà la parte di una prostituta?» disse Neil, sorpreso.
«Esattamente».
Neil annuì. «È una buona idea…».
«Neil, durante la mia assenza dovrai preparare Gailinet per il mio ritorno» disse Sloan, guardandolo negli occhi. «Tra cinquanta giorni, inizierai a dare il cibo ai mendicanti e aiuterai le famiglie povere; non fare distinzioni tra Umani e Elfi, aiuta tutti». Prese a camminare di nuovo per la stanza. «Preparerai i miei uomini e annuncerai la mia venuta. E quando il mio esercito arriverà alle porte della città, dovrai colpire nel cuore Gailinet». Si fermò davanti al consigliere. «Chiaro?».
«Chiaro, mio principe» mormorò Neil. Fissò Sloan; gli occhi castani erano colmi di lacrime. «Ho avuto paura, durante questa settimana, che non ce l’avresti fatta, che ti saresti arreso».
Sloan abbassò lo sguardo.
«Grazie alla Luce, mi sbagliavo» continuò Neil. «Sei il degno figlio di tuo padre».
«Non lo sono…» mormorò Sloan.
«Sì, lo sei» disse Neil. Sloan alzò il capo. «Quando partirai?».
«Stanotte».
«Allora, ci vedremo con l’arrivo della neve». Si avvicinò a Sloan e gli diede una pacca sulla spalla. «Che la Luce sempre ti protegga, figliolo».
«Neil, io...».
Uscì dalla camera prima che Sloan potesse parlargli. Il principe si sedette sulla poltrona e chiuse gli occhi.
Era seduto alla destra del Trono di Cristallo e suo padre si era chinato verso di lui: «Un giorno il Regno sarà tuo, figlio mio…».
ps:tutte le Sacerdotesse hanno l'obbligo di tenere i capelli corti.
[Modificato da Franciska_ 05/10/2011 17:55]
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