La saga del mio libro, di cui attualmente è edito solo il primo, è composta ipoteticamente da tre volumi tutti autoconclusivi, ma legati dallo stesso filo conduttore. Hai presente Harry Potter? Ecco, non c'entra nulla con il mio libro, ma la sostanza è quella. Volumi che raccontano storie a sé, ma strettamente legate tra loro.
In questo caso io ho optato per un prologo minimo -meno di 6000 battute, ovvero molto poco!- in cui viene narrato quanto accaduto nel primo libro (escamotage per renderlo "evocativo" ce ne sono a bizzeffe). Poi, mano a mano che procedo nella narrazione, riprendo le descrizioni riducendole al minimo indispensabile. Insomma, bisognerebbe saperle dosare il giusto da non annoiare chi già lo sa, ma da dare le giuste informazioni a chi non lo sa. Alla fine, dipende molto da come vedi tu l'intera saga... vuoi creare un insieme uniforme oppure vuoi svincolare i libri l'uno dall'altro?
Ti porto un altro esempio famoso, i romanzi della Bradley. Essendo per la maggior parte completamente svincolati tra loro a livello di "conclusività" lei ha dovuto riprendere ogni dettaglio in ogni libro, rendendo così ogni volume veramente indipendente dai precedenti. Tu vuoi che avvenga la stessa cosa, oppure preferiresti che il lettore veda il tuo scritto come un insieme più indissolubile che non il ciclo di Avalon?
[Modificato da ==Aredhel== 20/09/2011 08:16]