La guerra è ovunque. In una terra devastata da pestilenze e conflitti, pullulante di mutanti, un eterogeneo gruppo di personaggi si unisce per combattere l'ultima, decisiva battaglia e difendere l'Impero contro il suo peggiore nemico: le forze del Caos. Nessuno di loro ha scelto il proprio destino, ma non si tirano certo indietro di fronte alla lotta. Annaliese Jaeger riesce a sopravvivere alla distruzione del proprio villaggio e, insieme a un elfo ferito, sfugge miracolosamente al triste destino che attende coloro che vengono intaccati dal Caos. Nella loro dura battaglia per la sopravvivenza si ritroveranno catapultati nel mezzo di un conflitto sanguinario e, mentre cercano di guadagnarsi la strada verso il Passo della Fiamma Nera, la ragazza scoprirà di avere sacri, misteriosi poteri. Ad aiutarla, un cacciatore di streghe e un nano guerriero, uniti nella più feroce delle guerre per sconfiggere le tenebre.
"L'impero nel Caos", scritto da
Anthony Reynolds, è il primo volume di quella che dovrebbe essere la saga
Warhammer Online. Age of Reckoning (anche perché se fanno questo volume e basta la cosa non ha molto senso...), ma ora il commento.
Quanto mi sono mancati gli stereotipi in questo libro:
- uno spaccaferro che invece di starsene nei cunicoli più reconditi ad affrontare goblin delle tenebre se ne va a zonzo;
- un cacciatore di streghe grande e grosso… e clemente!
- una ragazzina che non ha mai affrontato una battaglia che combatte e spacca crani come un esperto prete sigmarita;
- l’elfo quasi ci stava, agilissimo, silenziosissimo, profumatissimo, …issimo (detesto gli elfi, anzi li detestissimo). Solo che un difettuccio ce l’hanno pure loro, sono di costituzione fragile; allora mi spiegate perché, non essendo coperto da un’armatura magica, un incantesimo di un condottiero del caos che lo centra in pieno petto non l’ha ucciso sul colpo?
Fortunatamente nel finale migliora, e poi il lugubre mondo di Warhammer (per quanto poco lo conosca) mi piace troppo.
La copertina non mi è sembrata una scelta felice, un po’ perché non ha alcuna attinenza con la storia e un po’ perché tra tutte le belle immagini che ci sono di Warhammer se ne poteva scegliere una migliore per catturare l’occhio del lettore.
P.S.
Inoltre, con tutto il popò di roba che mette a disposizione Warhammer, avrei preferito vedere pubblicate delle biografie approfondite di alcuni dei personaggi più carismatici (e ce ne sono parecchi: Luthor Huss, Skarsnik, Bugman e altri ancora...) invece di una storia campata in aria.