Come regola generale? un personaggio è tanto più un eroe quanto più si avvicina al Dago di Wood e Salinas...
Il mio problema con il SDA non sta tanto nella caratterizzazione personale dei due botoli (per quanto, come dicevo, Frodo sia uno smidollato inconcludente...) ma piuttosto all'evoluzione storica che i due seguono:
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partendo dalla contea (Frodo cacciato a calci, e Sam a bastonate) giungono alla foresta nera (inseguiti dai nazgul. Com'è possibile che l'unico, con un influenza tale da tentare persino Galadriel senza essere indossato, non si limiti a fischiare ai fetentoni? No, loro sono gli unici a non percepirne la presenza finchè non viene usato....) dove; si perdono (evento più che plausibile; nessuno di loro è mai uscito dalla contea...) e la migliore idea che hanno è di affidare l'unico a Tom (ma in fondo lo sapevano che a lui non interessava...) ripartiti (intendo afferrati per le spalle e puntati “di là imbecilli, sempre dritto. Nè a destra, nè a sinistra. DRITTO!!!) finalmente incontrano qualcuno con un minimo di capire che, oltre a re senza corona e ramingo del nord, si vede insignito pure del titolo di “maestra di sostegno” accollandosi il fato dei nostri amici. Ancora inseguiti dai Nazgul (che nel frattempo erano andati a finferli. per fortuna ai nostri non manca il gusto drammatico...) attraversano le terre selvagge (dando prova di insospettato spirito d'adattamento...) e, come dimostrazione di stima ed affetto imperituri, lasciano Aragorn a morire (eroicamente) ammazzato dai cari fantasmoni. Fortunatamente Frodo si dimostra troppo idiota per salvarsi la vita ed ottiene così la situazione che doveva essere fin dall'inizio: lui in coma, gli altri imbecilli non si sa dove (ma di certo stavano meglio là...) e qualcuno che lo porta (qualcuno sbucato dal nulla, senza ragione apparente, ma utile ai fini della storia...)
a gran burrone dopo doverose discussioni, si arriva alla conclusione che Frodo fin'ora ha fatto un buon lavoro (in fondo dovrebbe essere morto solo quattro volte, e di deus ex machina ne abbiamo un magazzino pieno...) quindi può continuare a portare lui l'anello. Aragorn invece non si è dimostrato una balia all'altezza. Seguire quattro mentecatti (che dovrebbero essere spediti a casa imballati nel polistirolo, ed anche così riuscirebbero probabilmente a farsi del male...) contemporaneamente è un incarico che va oltre alle sue capacità, quindi gli viene affiancato un elfo arciere difensore dei confini elfici, un nano di stirpe nobile discendente da generazioni di guerrieri in esilio, un umano di estrazione militare, campione del suo regno ed uno degli unici cinque stregoni esistenti al mondo (alla faccia dei G.I.JOE...) e che inizi il massacro!
Gandalf cade (eroicamente) a moria, Boromir si redime morendo (eroicamente) sul fiume Anduin. Nel frattempo che fanno i nostri amati? Niente. Quando va bene, in alternativa si lamentano, piagnucolano, sparano stronzate ed attirano tutti i guai possibili.
Vista la malparata, Frodo prende l'unica decisione condivisibile di tutta la trilogia: si leva dai piedi (ma per le motivazioni sbagliate. Lui non è un eroe, solo un codardo...) seguito (a qualche metro di profondità) dall'affezionatissimo Sam (che è un pirla. Eroico. Ma pirla...) che nuota solo a stile forato, ma volere è potere quindi, può raggiungere l'amico in volo.
Ora, mentre gli altri si dedicano alla parte interessante (e “credibile”) della storia (ovviamente non mi riferisco a Merry e Pipino, loro sono solo suppellettili. L'unica loro ragione d'essere e quella di POV per gli eventi futuri) i nostri amori si arrabattano per sopravvivere arrancando verso il monte fato (mangiando pan di via degli elfi e, non si sa come, sopravvivendo in terre malvagie ed infestate di pericoli che non li tangono ma manco per niente, mentre i nazgul e tutti gli altri servitori di Sauron sono impegnati a spulciarsi fra loro) fino ad incontrare gollum (che non è stato ucciso quando ce n'era modo perchè “nel bene o nel male ha ancora una parte da assolvere in questa storia”) che fuggito chissà come (dal deposito dei deus ex machina intendo) diventa la loro guida (perchè mai non dovrei fidarmi di lui???) tralasciando Faramir, che è un mero accessorio, si arriva al passo di Cirith Ungol dove Sam prende in mano la situazione (tocca a lui adesso fare l'eroe...) affronta Shelob, si introduce in una fortezza degli orchi per liberare l'amiketto (sopravvivendo, una volta tanto per merito, anche se la “fortunata coincidenza” di una intera guarnigione che si scanna affettuosamente da sola aiuta un pochino...) e dimostra oltre a coraggio ed abnegazione, anche una discreta volontà e forza d'animo, resistendo all'unico e restituendolo al nostro beniamino (e perdonandogli una serie inenarrabile di ingiustizie subite; gli ho già dato del pirla?) segue l'ultima tappa del viaggio, con sempre è Sam a fare tutto, e nel momento clù (che non è un errore...) Frodo che fa? Lo smidollato, appunto. Ennesimo dem, il mondo è salvo, il cattivo morto e vissero tutti felici e contenti.
Anzi no, perchè Frodo torturato nel profondo per tutto quello di cui è stato testimone passivo prende baracca e burattini e pianta in asso (un altra volta) tutti quanti e se ne va dove nessuno scoprirà mai che razza di essere abbietto sia, lasciando l'affranto Sam in balia di un cassonetto dell'immondizia con le trecce.
(mi sa che stavolta ho un pochino esagerato...)
Il punto non è tanto, quanto eroe sia uno o l'altro mezzo-tappo, ma il fatto è che nessuno dei due è in grado di affrontare il viaggio che compiono. Durante tutto il tragitto dalla contea al monte fato ci sono almeno millemila modi diversi per morire, perdersi, venire catturati ed ogni altro inconveniente ti possa passare per la testa. OGNUNO dei quali non è teoricamente superabile da nessuno dei due. Il loro viaggio equivale a mandare te in antartico a cercare il polo geometrico, a piedi, senza soldi, senza mezzi e senza la possibilità di chiedere aiuto a nessuno. Neanche a gesti.
Non ci sono dubbi che qualcuno potrebbe farlo, qualcuno con conoscenze e attitudini tali da potergli consentire l'impresa. Io non sarei in grado di farlo, un hobbit la cui più grande preoccupazione fin'ora è stata quella di mettere in fila sette pasti al giorno potrebbe?
Ciò che voglio dire è che tutto ciò che avviene dopo la prima morte di Frodo (plausibilmente al primo incontro con il nazgul) è un assurdo accettabile solo con una generosa dose di sospensione dell'incredulità. Non ho nulla contro il SDA, è uno dei miei libri preferiti e ogni volta che l'ho riletto vi ho sempre trovato la stessa magia. Aragorn è uno dei miei personaggi più cari, Sam è sorprendente ed il messaggio che trasmette cristallino, il finale è ben orchestrato ed in generale il comportamento dei protagonisti è coerente. ciò non toglie che occorre NECESSARIAMENTE considerare come dogma inviolabile il fatto che per tutta la parte centrale della narrazione, Frodo e Sam devono sopravvivere perchè si.
Come suggerisci guardiamo Shannara
Bremen: Druido di Paranor, ramingo di natura, stregone, scienziato ed uomo dotto in generale
Kinson Ravenlock: nato e cresciuto nella frontiera, cacciatore esploratore e battitore di piste
Jerle Shannara: soldato veterano, poi guardia reale infine stratega (diventare re non dà abilità specifiche particolari...)
Allanon: druido erede di Bremen e tutto il resto...
Menion Leah: guerriero cacciatore e battitore di piste
Shea Ohmsford: inizia come persona qualsiasi, ma entra subito in possesso delle pietre magiche, il che gli da un minimo di autosufficienza, durante il viaggio oltre ad impratichirsi con i suoi poteri ha un evoluzione personale sia emotiva che “tecnica” che lo qualifica come protagonista. In ogni caso non viene mai lasciato da solo.
E così via, tutti con poteri magici più o meno latenti, accompagnati da guerrieri, avventurieri e mistici in tutte le varie sfumature. È passato molto tempo da quando ho letto la saga, ma non mi pare di ricordare nessun evento in cui la disparità di forze fosse così soverchiante come per Frodo. Difficile? si. Impossibile no.
il paragone con dragonlance è pure peggio: Tanis e Flint hanno passato buona parte della loro (lunga) vita in giro per lavoro, sia Caramon che Raistlin hanno trascorsi nell'esercito e sono praticamente sempre vissuti assieme compensandosi a vicenda, Sturm è venuto al mondo con lo scopo di diventare un solamnico e Tas con quello di creare più danni possibile senza esserne coinvolto, tutti quanti hanno comunque almeno cinque anni di perigli alle spalle. Riverwind è un cacciatore ed esploratore che vive da fuggitivo da metà della sua vita e Goldmoon è sotto la protezione di un dio. Laurana è il personaggio con il più alto tasso di crescita della saga, raggiungendo ben presto Kitiara di cui diverrà la nemesi. L'unica al livello degli hobbits è Tika che ha la buona grazia di salvarsi da sola quando serve o di avere almeno una spiegazione valida per gli eventi esterni.
Guardiamo Harry Potter ma non adesso. Sabato; veni su tu o vengo giù io?
Da parte sua, il mio Michele non è un eroe, è una persona comune che vede la sua indole trasformarsi a causa del suo tormento. No, non è in grado di affrontarlo, e ne viene sconfitto, al punto che si aggrapperà alla vendetta fino a rimanerne consumato, generando una delle più grandi disgrazie della storia. Nessun lieto fine, niente trionfo del bene sul male a tutti i costi. Solo causa e conseguenza.
(rimango in trepidante attesa di delucidazioni riguardo l'“assurdità” della sua storia...)
ci sono svariate tipologie di personaggi che mi piacciono, altre invece che non sopporto proprio, tuttavia penso che un personaggio sia imprescindibile dal contesto in cui è posto. Se Tas e Frodo si scambiassero di posto, non avrei nulla da opinare a nessuno dei due. Con il supporto di un gruppo compatto e rodato, calato in un contesto dove non è la minaccia primaria, Frodo potrebbe prosperare indisturbato ed in maniera piacevole e credibile (fra l'altro senza rovinare le parti comiche...) mentre il Kender, che seppure approvo e amo mi è sempre risultato vagamente fuori posto in una guerra, sarebbe di certo il modo più veloce e convincente per “perdere” l'unico.
OOOOODIO Ce' Nedra. La trovo tremendamente irritante, supponente e sgraziata, ma nel contesto in cui è posta ci sta perfettamente, mentre Adoro Haplo, nonostante questo le modalità in cui si dipana la sua storia sono fortemente in contrasto con quello che dovrebbe essere, rendendolo inadeguato.
Tornando a cose che hai letto, Eragon è inutile quanto Frodo. Vero che lui è il fichissimo cavaliere del drago, ammazza tutti e salvatore della situazione, ma resta di fondo un bamboccione borioso e con una troppo alta stima di se. Tutto ciò che sa fare e fa, deriva da Safira, il che lo rende un parassita.
Nihal è perfino peggio di Frodo, sia nella personalità che nei comportamenti ed a maggior ragione negli eventi di cui è protagonista ci sono tali e tante contraddizioni e forzature da rendere INSOSTENIBILE la sua posizione, mentre Aurian, che è un'eroina sorprendentemente simile a ciò che la Troisi cercava di caratterizzare, posta nella sua saga risulta perfettamente a proprio agio.
cerco la pace tra le bombe
la vita tra le tombe
la luce tra le ombre
ma è la realtà che mi confonde