00 16/10/2011 05:20
no?......
bhè, no, suppongo di no in effetti.
ammetto di essere, talune volte, un "tantinello eccessivo" (ma solo un poco!) e, data la mia avversione per le mezze misure (il procerbiale bicchiere non è nè quasi pieno, nè quasi vuoto, è solo indice del fatto che la birra stà finendo e non ho ancora bevuto a sufficenza!!!) le uniche due possibilità contemplate sono l'eccellenza o il cestino della spazzatura...

non credo che tu stia facendo un brutto lavoro, ne è mia opinione che tu sia stupida o incapace, se lo ritenessi non mi prenderei neanche il disturbo di darti corda per il semplice gusto di vederti penzolare da un'albero.
direi che eccedi solo in entusiasmo: sembri scrivere seguendo il mio stesso processo creativo, hai a grandi linee definito la storia, sai più o meno quale sarà lo sviluppo degli eventi e la loro conclusione, ed hai in testa un sacco di scene particolari molto dettagliate. ora stai cercando di montare il tutto aggiungendo quelle parti che fanno da legame. troppo entusiasmo, dicevo, nel senso che per inserire la specifica scena nello specifico punto dove hai posto di collocarla, tendi a forzare la storia per piegarla alle tue necessità, tralasciando particolari aspetti che, anche se più o meno marginali, servono per dare credibilità e forza a tutta la costruzione narrativa.

prendi per l'appunto i capitoli 11 e 12, letti singolarmente vannno bene, ma se li consideri in successione (era limitatamente a questo che facevo riferimento, non a tutto il tuo lavoro) c'è un buco logico e temporale non trascurabile, che è una monata risolvibile in 3 righe in sostanza (escono dalla città e puntano ad est, nella foresta finn si allontana attento a non lasciare tracce e si dirige al villaggio mentre sloan si tira dietro gli inseguitori, compie un ampio giro per far perdere la pista e poi si reincontrano 3/4 giorni dopo da qualche parte sulla strada principale ad esempio oppure si nascondono e usano un sotterfugio per entrare nel villaggio e portarsi fuori miael, e questi sono solo esempi sul momento) ma che comunque è un problema che salta agli occhi e che sostanzialmente inficia tutto quello che viene dopo, il fatto è che precisamente lì deve andare quella scena e per calcarcela dentro tralasci i particolari (di quanto mi sono sbagliato?)

io tendo a considerare i personaggi autonomi e come autore mi limito a fare la parte del fato, ponendo l'ostacolo e poi semplicemente trascrivo le decisioni prese e le conseguenze: sloan, ita ed eileen (e pure tutti gli altri ovviamente) hanno caratteri attitudini ed abilità ben precise, l'evento che tu poni è: stanno per uscire dalla città e vengono intercettati. PUNTO qui il tuo lavoro è finito, ora non resta da chiedersi CHE COSA FACCIO e PERCHE'(per ogni evento e per ogni protagonista impicato) e trascrivi paroparo le loro azioni, le decisioni e quello che si aspettano di ottenere (oltre a quello che realmente ottengono) se la storia non và dove vuoi tu allora o deve andare in un altro modo o hai sbagliato la scelta dei personaggi. se sloan arriva pacifico alla locanda portandosi dietro tutta la cavalleria galliniana (abbi pazienza, non mi ricordo più dove hai scritto il nome corretto, sai, l'età...) deve essere un'errore suo (che pagherà durante la storia) non una svista tua.
in modo analogo, praticamente tutto quello che ho contestato fin'ora si basa sugli stessi presupposti (controlla pure) e onestamente, (e poi va dire in giro che non ti voglio bene) non credo che tu abbia bisogno della scimmia sulla spalla per notare le discrepanze (sicchè, a ben pensarci, ritornerei ad essere inutile? grazie, fa piacere sapere di essere tenuti in così alta considerazione; e poi come ti permetti di darmi della scimmia eh? hai mai sentito parlare di rispetto??? e non fare quella faccia sai, tanto l'ho capito che ti riferivi a me!!!)


cerco la pace tra le bombe
la vita tra le tombe
la luce tra le ombre
ma è la realtà che mi confonde