00 27/09/2011 18:34

Prima della chiusura delle porte, hanno provato a scappare. E alcuni ci sono anche riusciti, ma ho pensato che non fosse fondamentale riportarlo nel libro



in effetti non serve ai fini della storia, però devi pensarci tu; hai chiuso le porte della città per evitare che la gente ne uscisse, e poi li spingi ad andarsene spaventandoli e minacciandoli con i roghi



appurato che ogni tentativo di guarigione era inutile, hanno cercato di salvare i pochi che non si erano ammalati.

perchè non una morte diversa dal finire al rogo? il fuoco purifica.



e quindi è indispensabile bruciarli VIVI ed un pochi per volta nell'arco di mesi? capisco ardere i cadaveri, ma le tue maghe ed erboriste non riescono a trovare alternative più etiche per l'eutanasia? capisco che il rogo nella piazza abbia un forte effetto scenico e drammatico, ma se cerchi una trasposizione di una realtà plausibile, quello che rimane è una barbarie immotivata, non in linea con la storia ne con i personaggi protagonisti dell'evento.

le civiltà elfiche e umane si sono integrate, anche se da poco tempo è logico aspettarsi solidarietà tra le due fazioni, non sembra plausibile che tutti gli elfi assistano e appoggino un genocidio; e questo và a tutto discapito del clero che fà la parte del cattivo addirittura agli occhi di entrambe le razze

potrebbe funzionare un rogo allestito in tutta fretta come misura estrema in un unico giorno: rastrellamento casa per casa, cattura di tutti gli ammalati senza preavviso e giudizio sommario su chi deve bruciare, questo favorirebbe anche l'effetto teatrale della visione di ita, che arriverebbe nel momento più teso, salverebbe molte vite riscattando in parte il clero (le sentite scuse e le vistose azioni per fare ammenda, successivamente lo riqualificherebbero completamente agli occhi dei più!)e prima che qualcuno si ponga domande sul tempismo perfetto della visione (che può comunque essere attribuito alla benevolenza della dea) avrà tutto il tempo di consolidare le sue posizioni di potere. ma questo è il tuo libro e non spetta a me dirti cosa scriverlo


il re era molto amato dal popolo (scusate, devo spiegarlo meglio), il popolo era il massimo sostenitore del re: chi diceva qualcosa contro il re, si sarebbe trovato contro il popolo. Solo qualcosa di grave come la malattia, poteva convincere il popolo a mettere da parte il suo sostegno.



ricorda che ogni persona che bruci è amica, figlia genitore o parente di qualcun'altro, tu odieresti di più berlusconi (re) che a spinto tuo padre in cassa integrazione (malattia) oppure il poliziotto (clero) che gli ha rotto la testa a manganellate durante una carica ingiustificata, uccidendolo?


no, ha fatto solo ciò che era giusto; salvare il salvabile.



si sono attirati addosso l'odio di tutti, hanno spaventato ogni singolo abitante della città (dato che la malattia colpisce anche gli elfi) ed hanno dimostrato la piu totale mancanza di umanità.
non è inutile curare gli ammalati, anche se non guariscono dare l'impressione di aver fatto tutto il possibile da sicurezza agli altri, toglie un punto focale alla rabbia degli affetti sopravissuti e crea un' idea di bontà e gentilezza verso il clero.
di contro l'idea stessa dei roghi è contraria ad ogni principio etico e logico; sarebbe equivalente ad uccidere tutti gli africani per debellare l' HIV o giustificare la shoah come una legittima manovra finanziaria


i sudditi hanno accettato il comportamento blasfemo del re

gli elfi diranno che non hanno mai accettato il comportamento del re, daranno la colpa agli umani



al riguardo non c'è molto da dire, non sapendo cosa ha combinato il re.
a proposito qual'è la linea politica del re rispetto alla malattia prima ed ai roghi poi?


cerco la pace tra le bombe
la vita tra le tombe
la luce tra le ombre
ma è la realtà che mi confonde