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Il Blocco dello scrittore... psicanalisi di un piccolo dramma

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    Ghidara
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    ALFIERE
    00 06/02/2011 05:19
    Oggi suggerisco un nuovo topic, così ci divertiamo un po'.
    Vi è mai capitato un blocco durante la stesura di un testo?
    Come lo avete affrontato?
    [SM=x1263952]
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    ElRubioDoDragao
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    SCUDIERO
    00 06/02/2011 11:10
    è successo eccome [SM=x1263952]
    decine di minuti passati a scrivere cancellare e riscrivere sempre la stessa frase
    personalmente ho la "fortuna" (x modo di dire) di scrivere per semplice hobby e di non aver nessun contratto che mi dia dei limiti di tempo, quindi quando mi trovo davanti al fatidico blocco, sospendo la scrittura fino a quando non si saranno schialarite le idee

    in secondo luogo ultimamente ho il problema opposto [SM=x1263935] ...ho chiara in testa la trama per tutti i prossimi capitoli, ma purtroppo non si possono scrivere cento pagine al minuto e anche se vorrei buttare giu tutti in un colpo solo ogni volta mi sembra di essere avanzato praticamente di nulla [SM=x1263952]

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    Anna Hall
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    ALFIERE
    00 06/02/2011 14:10
    Io e te abbiamo lo stesso problema Rubio [SM=x1263925]

    Comunque io un metodo per superare il blocco ce l'avrei, però forse funziona solo per me

    Quando ho una storia in mente scrivo tutto quanto su un quaderno che tengo sotto il cuscino, in modo da non dimenticare nulla.
    I miei blocchi non sono mai stati eccessivamente grandi, però per superarli faccio semplicemente mente locale per iscritto, e soprattutto ascoltando musica.

    Per mente locale intendo:

    - scrivo in che situazione mi trovo
    - scrivo quali sono i personaggi coinvolti
    - scrivo come deve finire
    - scrivo cosa vorrei che succedesse
    - scrivo i ragionamenti per cui dovrei fare una cosa anziché un'altra

    e solitamente l'idea viene...però mi gioco almeno una pagina e mezzo di quaderno [SM=x1263929]
    [Modificato da Anna Hall 06/02/2011 14:11]
    --------
    La-Dee-Daa
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    ==Aredhel==
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    ***** Aredhel Alcarin *****
    *..del Puledro Impennato *
    00 06/02/2011 14:32
    Re:
    Anna Hall, 06/02/2011 14.10:

    Io e te abbiamo lo stesso problema Rubio [SM=x1263925]

    Comunque io un metodo per superare il blocco ce l'avrei, però forse funziona solo per me

    Quando ho una storia in mente scrivo tutto quanto su un quaderno che tengo sotto il cuscino, in modo da non dimenticare nulla.
    I miei blocchi non sono mai stati eccessivamente grandi, però per superarli faccio semplicemente mente locale per iscritto, e soprattutto ascoltando musica.

    Per mente locale intendo:

    - scrivo in che situazione mi trovo
    - scrivo quali sono i personaggi coinvolti
    - scrivo come deve finire
    - scrivo cosa vorrei che succedesse
    - scrivo i ragionamenti per cui dovrei fare una cosa anziché un'altra

    e solitamente l'idea viene...però mi gioco almeno una pagina e mezzo di quaderno [SM=x1263929]



    Quoto Anna, anche io con la figlia della dea ho fatto così quando mi trovavo arenata.



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    Sophie86
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    LORD
    00 06/02/2011 15:15
    Io non schematizzo mai, né prendo appunti: a volte scrivo sul primo foglio che mi capita sottomano degli stralci di dialogo, in ordine sparso e del tutto casuale, e questo è il massimo della pianificazione a lungo termine che mi concedo, almeno per quanto riguarda la fase di prima stesura... perché mi blocco se comincio a sospettare quello che succederà fra trenta o quaranta pagine con troppo anticipo: perché comincio ad annoiarmi, in pratica... [SM=x1263943] Diciamo che cerco sempre di attenermi a tre dogmi: nella vita come nella scrittura, mai mentire, mai bluffare, mai tramare. [SM=x1263938]

    Comunque, per rispondere alla domanda del topic, sì, mi capita a volte di troncare una storia a metà, di 'lasciarla perdere' o addirittura, nei giorno peggiori, proprio di non riuscire a trovare l'energia creativa sufficiente a mettere in fila quattro parole di seguito... [SM=x1263930] Quasi sempre i miei blocchi hanno a che fare con i miei frequenti 'sbalzi umorali', comunque [SM=g27990] : perché io posso passare dalla depressione più oscura al delirio di onnipotenza nell'arco di mezza giornata, non so s'era capito (qualcosa mi dice di sì... [SM=x1346003] )
    Per quanto riguarda il modo di superarli... meditazione semi-zen, rimozione integrale di ogni possibile fonte di distrazione (se ci riuscite, e sfido chiunque a scrivere qualcosa di sensato con una o più persone che vi ronzano costantemente intorno, come sto facendo io in questo momento... [SM=x1263925] ), e qualche canzone di Utada Hikaru sparata nelle orecchie a un volume improponibile: non funziona sempre, non funziona nemmeno la maggior parte delle volte, ma ogni tanto sì. E per il momento, fino a condizioni di serenità mentale ritrovata, diciamo che mi accontento! [SM=x1263938]
    [Modificato da Sophie86 06/02/2011 16:02]



    "All along, I was searching for my Lenore,
    In the words of Mr. Edgar Allan Poe.
    Now I'm sober and nevermore
    Will the raven come to bother me at home?"

    Kremlin dusk - Utada Hikaru

    "Tu credi che questo sia stato difficile? La verità ti spezzerà il cuore."
    (Lady Sophie di Nessun Dove - "La Chiave del Caos")







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    Ghidara
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    ALFIERE
    00 07/02/2011 09:22
    A parte le storie che non merivatano di essere finite, il grande blocco per me è arrivato quando mi sono accorta, verso la fine di un romanzo, che per come si erano messe le cose dovevo uccidere un personaggio che volevo vivo.
    Il romanzo si è fermato lì. E lì sta tuttora...
    Altro blocco è quello della pagina bianca numero uno. Cominciare è diventato difficile, così come dare il nome al primo file: ho una serie di incipit contrasegnati da nomi tipo "A" , "0", "BOH"... la cartella documenti sembra quella dell'esame del sangue!
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    Anna Hall
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    ALFIERE
    00 07/02/2011 13:50
    Questo problema è il minimo, almeno per me

    In 5 anni che faccio temi in classe... pardon, Saggi brevi, ogni volta mi hanno detto di mettere il titolo per ultimo, e così ho fatto
    Quando mi sono ritrovata 20 capitoli senza titoli me li sono riletti con calma e dopo ho dato 20 titoletti

    Certo... come si chiama la mia storia intera è ancora un mistero [SM=g27995]
    --------
    La-Dee-Daa
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    cagliostro72
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    CAVALIERE
    00 08/02/2011 23:08
    Anche io scrivo per diletto, quindi, non avendo tempi da rispettare, quando mi capita il famoso blocco, stacco. Completamente, se serve anche per qualche giorno. Solitamente, magari intanto che inforno una torta al cioccolato, o anche mentre parlo al telefono con le persone più disparate(una volta mi è successo parlando con il pediatra dei miei figli!), mi viene l'idea geniale. Allora mollo tutto( con il pediatra non ho potuto, però [SM=x1346003] ) e corro a riprendere il mio racconto come una pazza scatenata! Poi non posso pretendere che il marito non dica che sono matta come un cavallo! [SM=x1263956] [SM=x1263965]
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    cnebbia
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    VALLETTO
    00 25/09/2011 23:10
    C'è blocco e blocco
    Non ho mai sperimentato il blocco del tipo di quello di Ghidara, ossia il personaggio che alla fine del romanzo dovrebbe morire mentre ci serve vivo (come l'hai risolto?). Infatti scrivo sempre la trama del romanzo prima di iniziare e, una volta consolidata, mi attengo a quella salvo minime modifiche. Quindi so già chi resterà vivo e chi morirà.
    Ho sperimentato invece dei blocchi quando si è trattato di spiegare il motivo per cui un personaggio agiva in un certo modo: perchè tradiva, perchè si sacrificava, perchè non era all'altezza della situazione. Oppure a volte si trattava legare con un filo logico azioni lontane nel tempo o nello spazio e non ci riuscivo.
    Quando mi trovo in questi frangenti seguo questo metodo:
    - esco di casa e fare quattro passi o, meglio, un giro in bicicletta
    - tonificato dall'esercizio fisico, definisco qual'è la domanda fondamentale a cui devo trovare una risposta, qual' è l'azione che devo spiegare e quale motivo può avere quel personaggio per compiere quell'azione.
    Una volta che sono riuscito a formulare la domanda giusta, il sassolino che fa inceppare l'ingranaggio, la risposta arriva in un lasso di tempo che va da un'ora a due giorni.
    Proprio oggi mi è capitato di riconsiderare la trama di un nuovo racconto e trovarla fiacca e insipida. Così ho fatto una camminata in montagna di un paio d'ore, ho sintetizzato la domanda e... spero che anche questa volta funzioni.


    Claudio Nebbia
    email:phog@hotmail.it
    website:Norrland e Le Sette Terre
    blog:Norrland e le Sette Terre
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    Visitate il sito di Norrland e delle Sette Terre







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    Ghidara
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    ALFIERE
    00 26/09/2011 09:53
    Quel blocco non l'ho mai risolto: il romanzo è rimasto interrotto a pochi capitoli dalla fine. E non è l'unico, anche l'altro fantasy, il prequel della saga, è rimasto bloccato. Non so perchè, forse ho mandato giù troppa amarezza negli anni scorsi e ora la vena fantasy è rimasta sepolta. Ora scrivo altro, mi sento come alla ricerca della cosa giusta, di una nuova dimesione di scrittura. Credo che il mio blocco dipenda da questo, dal bisogno di trovare me stessa in quelllo che scrivo e dalla sensazione che questa "me" non sia nelle pagine che metto insieme. Ma anche questo fa parte dell'avventura, credo...
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    Anna Hall
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    ALFIERE
    00 26/09/2011 10:34
    Secondo me nel tuo caso gioca un ruolo importante anche l'ansia, perché comunque il finale è la parte più importante per certi versi. A volte non possiamo proprio permetterci di sfociare nell'ovvio come nei romanzetti rosa per ragazzi dove alla fine possono succedere solo due cose, cioè che i protagonisti si lasciano o restano insieme, ma allo stesso tempo non possiamo permetterci di scrivere un romanzo contorto come quelli di investigazione e poi risolvere tutto dando la colpa al maggiordomo.

    Forse non sentirai più tuo quello che stai scrivendo, ma in questo caso io tiro fuori per me la mia regola del videomixer, ovvero che qualsiasi lavoro superiore ai 30 secondi che mi abbia tenuto a lavoro per più di un paio di pomeriggi merita di essere finito per rispetto nei confronti di noi stessi e del lavoro.
    Mi è capitato di editare storie che alla fine non mi sembravano più niente di speciale, ma alla fine non ce la facevo proprio a buttare via l'idea perché sentivo di aver lasciato una cosa in sospeso, e quel qualcosa è comunque qualcosa di tuo che è stato parte di te per un lasso di tempo...
    Lo stesso per me vale per i libri/storie scritte: mi prendo molto tempo prima di iniziare a scrivere qualcosa proprio perché se alla fine non lo sento più mio non la comincio affatto [SM=x1263942]

    [SM=x1263938]
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    La-Dee-Daa