Un ragazzo camminava spedito per le strade di Mellonath. Era un ragazzo alto e magro, del quale non si vedeva nient'altro, poichè portava un lungo abito nero che lo copriva completamente. La testa ed il volto erano ben nascosti dal cappuccio.
Teneva le braccia conserte, ma ogni tanto agitava il braccio destro in segno di esasperazione, spesso urtando la gente che passava vicino a lui, ma costoro non se ne accorgevano: si limitavano a toccarsi il punto colpito ed a proseguire per la propria strada senza minimamente notare quell'ambiguo ragazzo.
Nexim, ne hai urtato un altro. Disse una voce profonda proveninte dalla sua mente.
Nexim, questo era il nome del ragazzo, sbuffò e rispose col pensiero a quella voce dentro di se.
Chi se ne importa! La magia di questo abito mi protegge. Se vuoi che smetta faresti meglio a trovare quelle persone che hai percepito, anche se dubito che tu possa riuscirci, visto che sono ore che giriamo a vuoto in questo schifo di città!
Da quando ci siamo scambiati i ruoli? Se non ricordo male sono io quello sempre impaziente, tu sei quello che prende tutto il tempo del mondo per qualsiasi cosa.
Senti, lascia perdere e troviamo questi tipi, dopo ne riparliamo, ok Noxir?
Per me va bene.
Nexim fece un gran sospiro e si rimise a braccia conserte.
Passò un'altra mezz'ora buona di assoluto silenzio tra i due. Nexim era come ipnotizzato dal ritmo continuo dei passi suoi e della gente intorno che per poco non cadde quando Noxir gli parlò nuovamente.
Li ho trovati! Li sento! Gira a sinistra e vai fino in fondo al vicolo.
Senza neppure guardare se ci fosse davvero un vicolo alla sua sinistra e non un muro ammuffito, Nexim svoltò improvvisamente e si mise a correre. Solo quando arrivò difronte alla porta illuminata della locando si fermò ed alzò lo sguardo.
Sono qui dentro?
Sì.
Ne sei sicuro?
Certo che lo sono! Avanti, entra!
Il ragazzo incappucciato spinse la porta ed entrò. Un disgustoso odore di chiuso e di alcool gli entrò nele narici e gli fece storcere il naso.
La locanda era poco affolta, cosicchè si accorse subito delle (quante sono?) figure sedute al banco. Erano impegnati in un'accesa discussione tra di loro.
Sono loro?
Sì, sono quei tizi davanti a te.
Che dici, secondo te mi posso togliere il cappuccio?
Credo di sì, non percepisco niente di negativo nell'aria.
Nexim fece un lungo respiro e si tirò giù il cappuccio, consapevole del fatto che l'avrebbero percepito immediatamente.
Infatti, appena la luce illuminò i suoi lunghi capelli castani, l'intero gruppo si volse a guardarlo con occhi perplessi.
[Modificato da Nexim_cuore_di_drago 08/12/2009 18:27]