00 05/05/2009 06:38
...uno gnomo subdolo e assai scaltro, ha sempre la risposta pronta e non tiene mai la bocca chiusa. Lingua tagliente, eccentrico e all’occasione gran ruffiano, ma questa è solo un’abile messinscena, vuole che tutti lo vedano così, in modo tale che nessuno si accorga di quando il pericolo sta arrivando. In realtà è una creatura piena d’odio che tiene fermamente celato. L’aspetto sgradevole, le derisioni e i maltrattamenti subiti, la solitudine e l’incomprensione... cose che ne hanno temprato il carattere e alimentato l’odio, come un fabbro tempra l’acciaio e alimenta le fiamme, ogni singolo giorno della sua giovinezza sin da quando ha memoria. Nulla si sa della sua famiglia, preferisce non parlarne, si limita ad accennare che i genitori sono morti, di essere figlio unico e di venire da qualche posto troppo lontano perché la gente possa anche mai soltanto averlo sentito nominare.

Arcalimo è un sicario a pagamento, no, non uno di quelli che si allenano una vita intera, che se ne vanno in giro col volto coperto e aggrediscono qualcuno solo dopo aver compiuto tre salti mortali da una trave del soffitto. Lui è un tipo molto più pericoloso perché dotato di un intelletto affilato quanto la lama di un coltello.
Preferisce offrire da bere alla vittima in una locanda, metterle amichevolmente una mano sulla spalla e poi pugnalarla con tranquillità nascondendosi grazie ad un’ampia manica, il tutto così in fretta che l’idromele sgorga ancor prima del sangue dalla ferita. Poi spalancando gli occhi urla con finto sbigottimento all’assassinio, accenna che qualcuno ha scagliato l'arma da una qualche direzione nella schiena dell’avventore e si dice disposto ad offrire una ricompensa per chiunque riesca a catturare il malfattore. Oppure fa scivolare qualche letale veleno, campo in cui ha una vasta conoscenza, nella bevanda. E una volta che le cose hanno fatto il proprio corso è probabile che il cuoco o il locandiere di turno venga impiccato, perché il colpevole, o meglio un colpevole, per quanto ignaro, deve pagare.

Per giustificare i propri introiti svolge apertamente l’attività facciata di mercante, o meglio truffatore, ma dopotutto chi può dire dove finisce uno e dove inizia l’altro, e anche qui se la cava molto bene.
Una delle sue trovate consiste nel provocare deliberatamente un altro mercante e irritarlo a tal punto da fargli estrarre l’arma di fronte a tutti. Allora Arcalimo stesso, o qualcuno della folla che nel frattempo si è radunata intorno ai due, corre ad avvisare la guardia cittadina che interviene arrestando e sbattendo in prigione la testa calda. E’ un modo come un altro per sbaragliare la concorrenza senza dover abbassare i prezzi.
Questo gnomo ha mani abili e svelte, inoltre l’occhio preciso lo rende un eccellente tiratore. Ma il suo modo di fare, di apparire, il corpo flaccido e l’addome prominente gli consentono una qualità ancor più letale nel suo mestiere... l’anonimato. E’ come un ago in un pagliaio, impercettibile, ma quando punge scorre sangue.

P.S.
Talvolta, per il “corretto” svolgimento degli affari, ricorre all’ausilio di certi preziosi collaboratori che gente male informata definisce sgherri. (vedi sotto)

un persuasivo collaboratore di Arcalimo

[Modificato da Arcalimo 05/05/2009 07:43]