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Il corpo di Alinor

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  • thephantom
    00 09/09/2008 10:16
    James camminava per le strade di Mellonath cercando di pensare ad un modo per recuperare il cadavere di Alinor senza dare nell'occhio.

    Devo innanzi tutto scoprire se le guardie hanno registrato gli avventori della locanda dove alloggiava Alinor. In caso affermativo, credo che avrò bisogno di un altro cadavere sostitutivo per evitare che si insospettiscano.

    Si recò quindi alla guarnigione e chiese di poter vedere l'elenco di coloro che erano morti in quella famigerata strage.

    Perché vuole saperlo, signore? chiese una guardia. Non sono informazioni che possiamo rivelare al pubblico.

    Vi prego, sono giunto recentemente a Mellonath per incontrare un amico alla Locanda del Drago D'oro, ma sono venuto a scoprire che c'è stato un massacro. Vi scongiuro, devo sapere!

    D'accordo signore, ma purtroppo sappiate che non è stato redatto un registro dei morti, e i cadaveri li stanno trasportando proprio ora al cimitero. Chi non aveva parenti in città verrà seppellito in una fossa comune.

    La ringrazio molto, sceriffo! Forse riuscirò almeno a dare un ultimo saluto al povero Alinor!

    James uscì velocemente dalla guarnigione.

    Spero che non ci sia un esercito a guardia del carro con i morti, altrimenti sono nei guai.
  • thephantom
    00 14/09/2008 19:07
    Seguendo la strada per il cimitero, James giunse in vista del carro indicatogli dallo sceriffo. A cassetta c'erano due guardie; dietro di loro un grosso telone copriva il macabro carico.
    Fortunatamente il cimitero era alla periferia cittadina, cosa che garantiva al cacciatore di taglie sufficiente spazio per muoversi indisturbato. Cercando di dare il meno possibile nell'occhio, superò il carro e si accquattò dietro il muro di una casa vicina alla strada. Sguainò il pugnale, nel caso le cose non fossero andate come previsto, poi attese il momento opportuno e si gettò sul carro.
    Le guardie si accorsero del rumore e si voltarono per dare un'occhiata. Non videro nulla di strano, ma, dopo una breve discussione, decisero di fermarsi e di controllare. La guardia più anziana scese a terra per controllare che tutto fosse a posto. Osservando i cadaveri, notò che erano fermi come li avevano lasciati. Tornò dal suo compagno e, convinti di essersi sognati tutto, ripartirono alla volta del cimitero.
    James riprese a respirare e si rilassò, allentando la stretta sul pugnale.
    Per fortuna non ho dovuto ricorrere a te, amico mio pensò, rivolto all'arma. Iniziò quindi a cercare il cadavere secondo la descrizione fornitagli dai compagni di viaggio. Spero solo di trovarti in fretta, mio caro Alinor. Questo tipo di ricerca non mi va molto a genio!
    Per fortuna dopo pochi minuti, il viso di Alinor emerse da sotto un altro corpo.
    Bene, ora dobbiamo andarcene. Trascinò quindi Alinor fin sul bordo del carro e si mise nuovamente in attesa.
    Improvvisamente, un sobbalzo fece cadere a terra Alinor.
    O no! Le guardie, questa volta convinte di aver udito il rumore, fermarono i cavalli e scesero con le spade sguainate.
    Nel frattempo James prese un fazzoletto da una tasca e si coprì il viso, per evitare di farsi riconoscere, dopdiché mise mano al pugnale.
    La guardia più giovane sbuffò e disse: Guarda! Questi poveracci non sono nemmeno stati legati a dovere.
    James si alzò in piedi e replicò: Veramente quello è caduto a me. Se permettete, me lo riporterei via.
    Stupite e spaventate dalla voce di un individuo che sarebbe dovuto essere immobile sul carro, le guardie furono lente a reagire. James si avventò sulla più anziana, che stava già sollevando la spada d'istinto, e la colpì alla tempia con il manico del pugnale. Il suono della spada della seconda guardia che tagliava l'aria lo avvisò di scansarsi di lato. Evitato il fendente, James roteò su sè stesso e mirò di nuovo alla tempia dell'avversario, ma questo si abbassò veloce quanto i suoi riflessi da elfo gli permisero. Purtroppo per lui, però, l'esperienza di James si fece sentire. Il cacciatore, infatti, si passò rapidamente il pugnale nell'altra mano e stordì la guardia, facendogli perdere i sensi.
    Certo che i due elfi non si sarebbero più mossi per un po' di tempo, James sollevò Alinor e si allontanò dalla strada, dirigendosi al luogo d'appuntamento con i suoi compagni.
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    fairon87
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    ALFIERE
    ********il Mezz'elfo*******
    00 05/10/2008 11:31
    Dire che Fidelius era seccato, sarebbe stato come paragonare una tempesta invernale a una pioggerella di primavera. Mettendo una zampa avanti all'altra, si lasciò alle spalle la radure con le curiose creature con cui il suo compagno aveva deciso di viaggiare. Come se la sua presenza non fosse abbastanza. Mai, prima d'allora, lo aveva trattato in quel modo. Tutta colpa di quell'elfa, così strana... Si calmò un poco al pensiero che, appena gli si fosse presentata l'occasione, le avrebbe fatto rimpiangere ciò che aveva fatto. Insegnare a Fairon il modo per allontanarsi da lui. Inaudito. Cosa sperava di ottenere? Solo il kender gli piaceva un po', soprattutto quando tirava fuori il gomitolo di lana... Lui sì che era un compagno di viaggio gradevole! Chissà perchè si era messo in quella strana combriccola...

    Immerso nei suoi pensieri di vendetta, Fidelius aveva ormai lasciato il bosco.
    "Ed ora dove vado? Dovrei cercare l'odore di quell'uomo, forse?". Iniziò ad annusare tutto intorno, cercando di trovare un odore che gli ricordasse qualcosa. Ignorò il profumo dolciastro delle foglie cadute, così come quello della terra appena smossa. Più fatica gli costò ignorare l'odorino delle cene che gli abitanti di Mellonath iniziavano a preparare... Finchè non trovò quello che cercava. Non era un odore che aveva sentito molte volte, ma anche una sola bastava per rendere impossibile dimenticarlo. Era simile a quello delle prede di piccola taglia, ma leggermente più pungente, al punto da risultare al tempo stesso sgradevole eppure, per qualche strano motivo, invitante. Carne umana in decomposizione. Si concentrò su quello, lasciando che tutti gli altri svanissero. Accelerò il passo. Per quanto fosse arrabbiato, sapeva che il tempo stringeva. Percorse, rapido come il vento, le vie di Mellonath, seguendo la traccia che aveva trovato. Si fermò quando vide, tra le ombre della sera, una strana creatura deforme. Aveva due teste, e diversi arti in più rispetto al normale. Capì di aver trovato quello che cercava. Si parò dinanzi all'uomo che sorreggeva il cadavere, e lo vide trasalire quando gli parlò direttamente nella mente. Non era una cosa che amava fare, ma non aveva voglia di correre il rischio di non essere compreso... non avrebbe fatto altro che aumentare la sua irritazione.
    "Vi stiamo aspettando, Sir James. Sono venuto per condurvi al luogo del rito. Se volete seguirmi, vi farò strada".


    "Per la vita. Per il pesce e la selvaggina, per il sole caldo e gli alberi frondosi, per i topolini nel grano sotto la luce della Luna"

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  • thephantom
    00 06/11/2008 17:38
    Il gatto di Fairon? Bé, meno male: effettivamente non conosco il luogo esatto in cui si svolgerà il rito...
    OK, gatto, fammi strada.


    Fidelius gli chiese di seguirlo, un po' seccato per essere stato chiamato "gatto". D'altronde James non conosceva il nome del felino...