Allora, scrivo qui come sono andate le cose per me... Naturalmente ogni esperienza è a sè e quel che è successo a me può non succedere ad altri o viceversa, quindi prendetela com'è... solo la mia esperienza, non certo il manuale per la pubblicazione del proprio lavoro :)... Lo scrivo perchè quando ero io a cercare editori, leggevo le esperienze altrui e non riuscivo ad ottenere gli stessi risultati, perciò spesso mi demoralizzavo o non capivo come procedere.
Detto ciò...
Scrivo da quando mi hanno regalato il primo pc, quindi dalla prima/seconda media. Ma sopratutto leggo da quando ero alle elementari, di tutto, non ho un genere preferito.
Il mio primo fantasy è stato: Le nebbie di Avalon, di cui mi sono perdutamente innamorata, perchè mostrava un lato della situazione che nessuno finora aveva descritto, o almeno non che io sappia.
Sta di fatto che il primo vero e proprio libro che ho scritto è nascosto in un cassetto della scrivania perchè fa schifissimo... E proprio per questo astio nei confronti di quella storia ho deciso di cambiare totalmente genere e scrivere un - finto - fantasy... Questo alle medie!
Quasi due anni fa ho deciso di riscriverlo, sia perchè la protagonista mi ossessionava, perchè io credo poco ai bimbi prodigio e sopratutto il mio modo di vedere la vita è cambiato molto in tutti questi anni...
L'idea di scrivere e pubblicare non mi ha mai sfiorato sino alla conclusione del libro, quando qualcosa nel mio stomaco si è mosso, ho sentito che avrei dovuto almeno provarci. Provarci per Myristica, la protagonista, che per me ormai è una conoscente... vi sembrerà strano, ma lei mi parlava e mi raccontava, non è solo un personaggio inventato... (ok sono pazza lo so)
Telefonai alla mondadori ma mi dissero che non pubblicavano esordienti se non per i libri di ragazzi e alla domanda: il suo è un libro per ragazzi, mi sono trovata a rispondere: i libri non hanno età, sta tutto alla testa del lettore...
La segretaria mi rise quasi in faccia, ma purtroppo io continuo a pensarla in questo modo.
Provai ad inviarla ad altre case editrici, ma alcune dicevano di non accettare più copie altre mi han risposto che la mia idea era troppo "strana" e non volevano rischiare con una neo scrittrice, altri ancora mi dicevano che non pubblicavano il genere.
Devo dire che erano sempre tutti gentili, alcuni mi han scritto addirittura che il prodotto era interessante ma non nelle loro idee, ma credo sia una specie di lettera prestampata ehehe, quindi niente illusioni!
Mi hanno risposto moltissime case editrici minori, tutte volevano soldi, e mi sono rifiutata.
Poi un giorno mi arriva una mail da tale Aereostella, di milano (dove abitavo), molto interessata e disponibile ad un colloquio.
Sono andata con le mani avanti, le ho detto: guardi io soldi non li tiro fuori.
L'editrice mi ha guardato con gli occhi spalancati e quasi incredula mi ha detto:
"Certo che no! E' tutto a nostre spese!"
Ho avuto una specie di tuffo al cuore, anche perchè lei sembrava essere davvero interessata al prodotto e alle mie idee future, benchè rischiose...
Questo è più o meno tutto, devo dire che è una casa editrice non famosissima ma che si impegna molto, stanno organizzando uno spettacolo con tema centrale il libro, ma ancora non so molto :)
Adesso do qualche consiglio, da prendere con le pinze naturalmente...
-le difficoltà maggiori che incontrano gli esordienti sono:
il conquistarsi la fiducia dell'editore,
-scrivere un libro interessante in un numero limitato di pagine (tutte le case editrici che ho contattato mi han detto che per gli esordienti difficilmente vanno oltre le 250 pagine)
-creare una storia autoconlusiva - che poi può essere saga, ma molte case editrici grandi e piccole mi han detto che a meno che non sei un genio, libri di 500 pagine con finali aperti non li pubblicano -
Spero di poter essere stata utile a qualcuno, e mi raccomando non cadete nei tranelli delle agenzie che leggono i vostri libri a pagamento per poi "consigliarli" alle case editrici...
E state attenti anche ai concorsi dove il premio è la pubblicazione, ma poi tra le note vi è scritto che la pubblicazione è a carico dello scrittore.
... Una cosa che poi ci tengo a dire è questa... Riuscire a pubblicare un libro è una gioia immensa ma non vuol dire per forza che il prodotto sia valido o che l'autore sia migliore di chi si sforza da anni per trovare una casa editrice. La maggior parte è una questione di fortuna, nell'aver trovato una persona che ha apprezzato il lavoro.
Io mi auguro che il lavoro che sto facendo soddisferà qualcuno e che venga apprezzato, ma a dirlo questo sno i lettori, non io.
Quindi se qualcuno da tanto tempo sta provando a farsi pubblicare, non si abbatta :)