La sfida degli INCIPIT

Rubando come una ladra l'idea dal blog di Ghidara (che spero non si offenda), propongo qui una bellissima iniziativa partita da non si sa dove, dato che anche Ghidara nel suo blog scrive che non è un'idea sua, che consiste nel citare l'incipit dei libri che maggiormente ci hanno colpito.
Nel suo blog Ghidara ne posta 6, ma dato che siamo tanti qui potremmo accontentarci di 3 anche se mi sarà difficilissimo scegliere...
Comincio io e spero che l'iniziativa venga raccolta...


"L'Alchimista prese un libro, portato da qualcuno della carovana. Il volume era privo di copertina, ma lui riuscì ad identificarne l'autore: Oscar Wilde. Mentre sfogliava le pagine, trovò una storia su Narciso."

L'Alchimista -Paulo Coelho-


"Sabbia a perdita d'occhio, tra le ultime colline e il mare -il mare- nell'aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord."

Oceano Mare -Alessandro Baricco-


"L'artista è il creatore di cose belle.
Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.
Il critico è colui che può tradurre in diversa forma o in nuova sostanza la sua impressione delle cose belle."

Il ritratto di Dorian Gray -Oscar Wilde-

[Modificato da -=Morgana=- 12/04/2007 22.59]

Ciao Morg, la raccolgo volentieri, ecco i miei incipit.


Frodo lanciò un'occhiata a tutti i visi che gli stavano intorno, ma nessuno era rivolto verso di lui. L'intero consiglio sedeva con gli occhi bassi, come immerso in profonda riflessione.
Infine, con grande sforzo, parlò, meravigliandosi di udire le proprie parole, come se qualche altra volontà comandasse la sua piccola voce.
"Prenderò io l'anello", disse, "ma non conosco la strada".

Il signore degli anelli - J.R.R. Tolkien

Agnes si scosse. "Tom?"
"si".
Lei si assopì per un po', quindi riprese a parlare."Spero che costruirai la tua cattedrale" disse.
Tom fu sorpreso da quelle parole. "Credevo fossi contraria".
"Si, ma sbagliavo. Meriti qualcosa di bello". Tom non capiva.
"Costruisci una cattedrale bellissima per me" disse Agnes.

I pilastri della terra - Ken Follet

Langdon sorrise. "In effetti, il Santo Gral compare davvero nell'Ultima Cena".
"Un momento" disse Sophie. "Mi ha detto che il Santo Gral è una donna. L'Ultima Cena è un affresco con 13 uomini".
"Lo è davvero?". Teabing inarcò le sopracciglia. "Dia un'occhiata da vicino".
Perplessa Sophie si avvicinò, ed esaminò la figura alla destra di Gesù. A mano a mano che studiava la sua faccia e il suo corpo era sempre più stupita. La persona raffigurata aveva lunghi capelli rossi, delicate mani giunte e il seno appena accennato. Era, senza dubbio...femmina.
"Ma è una donna!" esclamò.

Il codice Da Vinci - Dan Brown

Ma Silente si interruppe all'improvviso, e tutti capirono che cosa lo aveva distratto.
Il fuoco nel calice era tornato rosso. Le scintille sprizzarono. Una fiamma dardeggiò repentina nell'aria, e su di essa galleggiava un'altro foglietto di pergamena. Silente tese la lunga mano e afferrò la pergamena. Per un lunghissimo istante, Silente fissò il foglietto, e tutta la sala fissò Silente. Poi il preside si schiarì la voce e lesse.
"Harry Potter".

Harry potter e il calice di fuoco - J.K. Rowling

Lo so, ho barato, ma non riuscivo a decidermi e non potevo non citare la Rowling.

[Modificato da (G.m.) 13/04/2007 1.14]

Stephen King

L'ultimo cavaliere (La Torre Nera, vol. 1)
L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì.
Il deserto era l'apoteosi di tutti i deserti, sconfinato, vasto fino a traboccare nel cielo per enne parsec in tutte le direzioni. Bianco; accecante; arido; amorfo salvo per l'abbozzo labile e nebuloso delle montagne all'orizzonte e l'erba canina ispiratrice di dolci sogni, incubi, morte.


Giorgio Faletti

Io uccido
Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire che l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia. Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.



Omero

Odissea
L'uomo ricco d'astuzie raccontami, o Musa, che a lungo
errò dopo ch'ebbe distrutto la rocca sacra di Troia;
di molti uomini le città vide e conobbe la mente,
molti dolori patí in cuore sul mare,
lottando per la sua vita e pel ritorno dei suoi.



Ce n'erano tanti altri ma ho tirato a sorte tra quelli che ho trovato

Intanto complimenti vivissimi a Morgana e, prima ancora, a Ghidara, per la bellissima idea!!
E adesso spazio ai miei INCPIT!

"Cantami, o Diva, del Pelide Achille l'ira
funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei,
gettò in preda all'Ade molte vite gagliarde
d'eroi, ne fece bottino dei cani,
di tutti gli uccelli - consiglio di Zeus si compiva -
da quando prima si divisero contendendo
l'Atride signore d'eroi e Achille glorioso."

Omero, Iliade


"Due famiglie, nobili al pari, nella bella Verona, ov'è la scena, per antica rivalità, rompono in una nuova lite, e il sangue dei cittadini imbratta le mani dei cittadini. Dai lombi fatali di questi due nemici toglie ita una coppia d'amanti avventurati, nati sotto maligna stella, le cui pietose vicende seppeliscono, mdiante la lor morte, la guerra d'odio die loro genitori."

W. Shakespeare, Romeo and Juliet


"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
chè la diritta via era smarrita."

Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno


Sono tutti classici, ma penso che la capacità di rapire l'attenzione del lettore sia ancora più ammirevole se affidata a testi di una simile data, come se il sentimento dello scrittore fosse rimasto assorbito nella carta.

Passiamo a qualcosa di più moderno, anche se avresi esaurito gli incipit! Non leggo molto, oltre al fantasy, però il primo inizio significativo che mi viene in mente è questo:

"Ricordo stranamente bene quel pomeriggio. Il giorno dopo la festa a casa di Takashi.
Il tempo era sereno e dalla finestra si vedevano il cielo azzurro e l luce. In un soggiorno, buio rispetto all'esterno, qualcosa era nato tra noi segnando nello stesso istante l'inizio e la fine di un periodo.
Ricordo bene che amche se partecipavo alla conversazione, il mio animo errava e fissava i raggi del sole che danzavano al di là della finestra della cucina allo stesso modo in cui si osservano gli essere animati."

Banana Yoshimoto, Sly

Adoro come la Yoshimoto ricrea le ambientazioni, così serene nella loro semplicità... ma soprattutto conferisce vita ai raggi del sole! Fantastico!

[Modificato da Elil 13/04/2007 22.39]

GM:
Non vorrei deluderti ma per incipit si intende "l'inizio" di un testo, mentre quelli che hai ripostato tu sono solo dei frammenti...

ELIANTO:
UFFA l'avrei messo io l'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo inseguì!!!

Cominciamo...

1)"Quando il signor Bilbo Baggins di casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centunesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione."

"Il Signore degli Anelli"


2)"In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio."

"Il nome della Rosa" (no, non è il Vangelo, ma l'ideano di Umberto Eco di cominciare una delle sue opere più riuscite come un libro Sacro)

3)Nell'ora di un caldo tramonto di primavera agli stagni Patriasie fecero la loro comparsa due cittadini..."

"Il maestro e margherita"

x ELIL:

hai citato tutti libri che amo!

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Scritto da: Allanen 15/04/2007 8.54
GM:
Non vorrei deluderti ma per incipit si intende "l'inizio" di un testo, mentre quelli che hai ripostato tu sono solo dei frammenti...

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ecco che entra in gioco la mia santa ignoranza, in effetti pensavo fossero le parti preferite o che più ci hanno colpito di un libro.
Chiedo perdono, non considerate la mia cantonata.

mmm ci penserò...

e va bene, per questa volta ti perdono....

Caro Dio, mi chiamo Oscar, ho dieci anni ho appiccato il fuoco al gatto, al cane, alla casa (credo persino aver arrostito i pesci rossi) ed è la prima lettera che ti mando perché finora, a causa dei miei studi, non ho avuto tempo. Ti avverto subito: detesto scrivere. Bisogna davvero che ci sia obbligao. perché scrivere è solamente una bugia che abbellisce la realtà. una cosa da adulti.
OSCAR E LA DAMA IN ROSA - Eric Emmanuel Schmitt


Questa è la storia di un uomo chiamato Eddie e comincia dalla fine, con Eddie che muore sotto il sole. potrebbe sembrare strano iniziare una storia dal finale, ma ogni fine è anche un principio. Solo che, quando sopraggiunge, lo si ignora.
LE CINQUE PERSONE CHE INCONTRI IN CIELO - Mitch Albom


Mi sono seduta e ho pianto. narra la leggenda che tutto ciò che cade nell'acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli, si trasformi nelle pietre del suo letto. Ah, se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente, allora non ci sarebbero più dolore né nostalgia né ricordi. Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta è ho pianto.
SULLA SPONDA DEL FIUME PIEDRA MI SONO SEDUTA E HO PIANTO - Paulo Coelho

Certo che li ho scelti di un'allegria che fa paura!!!!

[Modificato da "Nymeria" 18/04/2007 0.39]

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Scritto da: Allanen 15/04/2007 8.54


ELIANTO:
UFFA l'avrei messo io l'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo inseguì!!!

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MI spiace

Ma nessuno ha qualche altro incipit da mettere!??!!?

Incipit veri e propri non ne avrei da inserire,metto alcuni passi che mi hanno colpito di più.


Il Signore degli Anelli
In una pianura dal sole baciata la gente del nord è tutta schierata.
Biondi guerrieri con elmi d'argento,il cerchio e la croce garriscono al vento.


I Racconti Ritrovati(questo è un incipit)
Accadde un tmpo che un viaggiatore venuto da terre lontane,un uomo di grande curiosità,fosse spinto dal desiderio di paesi strani e di usanze e dimore abitate da gente insolita,su una nave,che lo condusse verso occidente fino all'Isola Solitaria,Tol Eressea nella lingua delle fate,che gli Gnomi chiamano però Dor Faidwen,la Terra della Liberazione:e Qui comincia un grande racconto.

Amleto
Io muoio, Orazio... Sento che il veleno
s'impadronisce di tutto il mio spirito.
Ormai più non mi resta tanta vita
da sentir le notizie d'Inghilterra;
ma profetizzo che su Fortebraccio
cadrà la scelta; a lui, in suo favore
va il mio voto morente. Digli questo,
insieme al più e il meno degli eventi
qui succedutisi... Il resto è silenzio

Ovviamente anche quello che ho usato come firma è uno dei passi che mi ha affascinato di più.

[Modificato da @Fingolfin 03/08/2007 10.44]

n una caverna sotto terra viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima.

Lo Hobbit di J.R.R Tolkien

L'uomo è uno e nessuno.
Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili. A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia. Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto.

Io uccido, di Giorgio Faletti

[Modificato da Neiklot 06/08/2007 16.24]