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Viaggio alla ricerca di libri fantasy e non per bambini


Immaginate di stare sulla tolda di una nave. State navigando. Il mare è mosso.

Vi reggete alla murata. Guardate l’orizzonte, lo scricchiolio delle assi accompagna i vostri pensieri.

Un’onda leggermente più grande sta arrivando, la vedete avvicinarsi. Tendete i muscoli e vi preparate all’urto. Si infrange sulla nave. Miliardi di goccioline scoppiano sulla vostra pelle.

Pura energia.

Il vento, la salsedine, il mare. Questa è libertà. Non ci sono catene, non ci sono vincoli né regole. Solo l’opportunità di pensare e di essere ciò che si vuole.
Questa è la vita di un pirata ma non un pirata qualunque. Non Sparrow o Barbanera. Il pirata per antonomasia: Capitan Uncino

“La Vera Storia di CAPITAN UNCINO”

Di P.D. BACCALARIO

Corte di Windsor un giorno del 1829. Un vagito si sente riecheggiare per i corridoi della residenza.
E’ nato. Il figlio illegittimo di Giorgio IV Re d’Inghilterra è nato, ed è sano come un pesce. Ma il Re verrà a sapere che sfortunatamente il suo unico erede, anche se illegittimo, è morto insieme alla madre. Complicazioni nel parto.

Il complotto ormai è in atto. Il fratello del Re non permetterà mai che un “bastardo” gli rubi il trono, ma non ha fatto i conti con la pietà umana. Grazie all’aiuto del giovane dottore che ha assistito al parto ed al Rettore di Eton, il bambino e sua madre si salveranno e verranno imbarcati su una nave diretta alle Indie.

Inizia così la vita avventurosa di James Fry, figlio inconsapevole del Re d’Inghilterra.
All’età di 13 anni il giovane Fry fugge di casa e si imbarca. La nave si chiama Hope (non a caso) ed è da quel giorno che il ragazzo comincia a scrivere i suoi diari.
Incontrerà tempeste violentissime, una divinità indiana, i tagliatori di teste, i coccodrilli suoi più grandi nemici e il suo mentore, James Brooke, grande pirata al soldo della Regina d’Inghilterra.

Verrà a conoscenza dei segreti del mare e perderà la mano destra durante il suo primo arrembaggio. In tutte queste avventure sarà accompagnato da un orologio, unico ricordo del vero padre, irrimediabilmente fermo alle 3 e 52 di un giorno molto importante. Il giorno della sua nascita.

Andrà alla ricerca dell’avventura, della libertà e della risposta alla sua più grande domanda: “chi sono”.

Poi , quasi alla fine della sua vita, incontrerà per caso un commediografo famoso ,James Barrie, al quale racconterà tutte le sue imprese prima di ripartire con il suo meraviglioso clipper, “la Stella del Mattino”, per il suo ultimo viaggio.
Barrie sarà folgorato da questo eccentrico signore e lo farà diventare parte della sua opera più famosa: “Peter Pan” con il nome di Capitan Uncino.

Riporto di seguito uno dei tanti pezzi che mi hanno elettrizzato. Fry si trova sulla Hope e stanno attraversando la “tempesta perfetta”: “Mani robuste lo tennero fermo e lo legarono all’albero. James sentì scorrere una cima attorno alla sua cintura. Si ribellò, dimenandosi. Non voleva essere legato. Non voleva essere bloccato.
-Torna sottocoperta! E’ pericoloso, qui!
-ONDA! – gridarono tutti i marinai.
Sentendo il risucchio del mare, James si scostò i capelli dal viso. Ci fu un momento di assoluto silenzio e di chiarezza, dove vide tutti coloro che gli stavano intorno:……Vide le rughe, le ferite, le scottature. Vide la paura e la determinazione. Vide le luci delle lanterne che si spegnevano……..
Il Capitano Butler aveva una mano sollevata e la bocca spalancata per indicare qualcosa che stava arrivando sopra di loro…..

E poi il silenzio divenne un boato. E il boato li sommerse tutti.”

Ditemi che almeno una volta nella vita, di fronte al mare in tempesta, avete sentito la voce dell’avventura che vi chiamava. Quella è la voce del vostro io bambino, del bambino sperduto che è in tutti noi.

Sono stata completamente rapita da questo libro ed, anche se non prettamente fantasy, ho deciso di parlarvene perché mi ha fatto sentire il profumo dell’avventura e della vitalità. Un profumo che non sentivo da lunghissimo tempo.
Vi do solo un consiglio: se deciderete di comprare il libro non fatelo leggere al vostro bambino da solo, leggetelo con lui. Vi ritroverete, così, parte della ciurma di Capitan Uncino con i vostri migliori amici: vostro figlio e la libertà.


Erin


ma mentre lì seduto rifletto
sui tempi che fuggiron veloci,
ascolto in ansia ed aspetto
il ritorno di passi e di voci