Penso di aver capito il tuo dilemma...
Allora, sì, in effetti a volte mi capita di sentirmi nel tuo stesso modo, vale a dire un pò (ma anche tanto!) sfiduciata nei confronti di ciò che sto scrivendo... Ad esempio, mi capita che qualcuno mi chieda: 'allora, di che cosa parla la storia che hai appena scritto?', e di entrare a questo punto nella paranoia più totale, perchè, a prescindere da tutto, non appena capiscono che si tratta di un fantasy, le reazioni possibili possono essere due: o questi potenziali ascoltatori storcono le labbra, fanno una mezza smorfia di circostanza e non dicono niente, oppure (peggio? meglio? chi olo sa?) se ne saltano su ed esclamano: 'Ah, un fantasy! Come Harry Potter/il Signore degli anelli/ Twilight (quest'ultimo paragone, in particolare, è quello che mi fa sprofondare il cuore!
Naturalmente niente di quello che ho scritto io assomiglia anche solo lontanamente a 'Harry Potter', o al 'Signore degli anelli', o alla 'Bussola d'oro' o a quant'altri (se non ho sbagliato tutto nella mia vita, di sicuro non ha niente a che fare nemmeno con Twilight'!!!)
C'è anche una cosa che ho notato, questa ormai da molto tempo: è molto più difficile credere in una storia che si è appena cominciati a scrivere, perchè essa da un certo punto di vista è... più fragile. E' come un neonato: appena nata, è delicata come un soffio di vento, e basta un nonnulla, un dubbio, una parola da parte di chi ci è vicino, per farla 'ammalare' e debilitarla profondamente!
Il mio consiglio è questo: aspetta che la tua storia 'cresca', che diventi robusta, prima di parlarne nei dettagli... Curala, allevala, nutrila, lavora con essa e su di essa finchè non sarà diventata abbastanza forte da poterla esporre liberamente alla 'pressione' dell'opinione esterna e da resisterle, anzi, che dico, da bearsi dell'attenzione che riceve!
In altre parole, se qualcuno dei tuoi amici ti chiede di cosa stai scrivendo, e tu ancora non sei ancora sicuro della carica potenziale della tua storia, tu fà un pò il misterioso, dì che un 'giorno tutto vi sarà rivelato... Non appena la storia sarà pronta'! Perchè quel giorno arriverà, fidati...
A me è servito fare così, Stephen King dice che scrivere è un pò come 'cercare di attraversare un oceano in una vasca da bagno', il che vuol dire che è un compito faticoso, in primo luogo, ma anche, e forse soprattutto, psicologicamente arduo, perchè, all'inizio, ci sei soltanto tu, lo scrittore, dentro quella vasca, tutto preso a esplorare un mondo che soltanto tu puoi vedere, e che all'inizio forse non ha molta importanza per nessuno, eccetto che per te...
Superato lo scoglio dei primi mesi di scrittura, comunque, penso che i dubbi circa l'originalità della propria storia vadano diminuendo rapidamente, in maniera del tutto naturale... Questo perchè sia tu che la storia avete le idee più chiare circa quello che volete 'diventare', e dunque nessun dubbio riguardo a ciò che la gente potrebbe pensare che voi siate (è un pò contorto come ragionamento, lo so...
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I personaggi a poco a poco iniziano ad assumere ai vostri occhi caratteristiche sempre più nette e precise, e voi li riconoscete come 'vostri', vale a dire che imparate di aver donato a ciascuno di essi un pò della vostra anima, anche non volendo, di aver insegnato loro a parlare come parlereste come voi, ad agire come agireste voi, oppure come non parlereste e come non agireste, in caso di personaggio negativo...
Vi rendete conto che quella storia, quel mondo, avreste potuto crearlo voi, soltanto voi, nessun altro all'infuori di voi!
Perchè è vostro!