Prologo del mio libro :) ancora senza titolo

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Franciska_
00giovedì 25 agosto 2011 02:10
Prologo del mio libro :) ancora senza titolo
Siate cattivi! Segnalatemi ogni errore e imprecisione, scrivete ogni vostra impressione ;)


Eileen el Taren, Sacerdotessa di primo grado, aveva la fronte appoggiata contro il vetro della finestra della Sala di Lettura e il libro "Il mercato a Emor" posato in grembo.
Non riusciva a concentrarsi, "Il mercato a Emor" era noioso; poi, la Sala aveva una buona visuale di quello che c'era al di là delle mura cinta: erano trascorsi sei anni da quando era entrata nel Palazzo del Potere. Da allora, non era mai più uscita.
Raddrizzò la schiena quando, lungo la strada, comparvero Umani emanciati, vestiti di stracci. Percorsero la strada fermandosi per
rovistare nei cesti dell'immondizia, alla ricerca di cibo.
Leen sentì la rabbia crescere dentro di sè. Non poteva aiutare quei poveretti, sfamarli, accorglierli nel Palazzo. Era una Sacerdotessa, ma non poteva fare niente! Nessuno faceva niente! Ascoltando i sussuri delle Sacerdotesse che assistevano nei templi, durante la cena, era venuta a conoscenza che la città era piena di poveri Umani; e che era proibito aiutarli.
«Dovrei chiamare le Guardie». Si era avvicinata a lei Rosheen el Pey, Sacerdotessa di terzo grado. Eileen la guardò incredula.
Rosheen inarcò un sopracciglio, sorpresa per la sua espressione. «Rovistare nell'immondizia è un reato, lo dovresti sapere».
«Sorella, ti sembra giusto tutto questo?!» esclamò Eileen. Era stato più forte di lei, non era riuscita a trattenersi. Nella Sala, molte teste si alzarono dai libri per osservarle. «Nessuno merita di vivere in queste condizioni, nessuno! E noi Sacerdotesse dovremmo impedire che questo avvenga, è nostro dovere!».
«Il tuo dovere è pregare e studiare» disse con freddezza Rosheen. Si guardò intorno, fulminando con lo sguardo le altre Sacerdotesse. Molte ritornarono chine sui libri.
«Nel Sacro Libro è scritto che bisogna aiutare i più bisognosi, di qualsiasi razza essi siano» continuò Leen, provando il forte desiderio di schiaffeggiarla.
Rosheen la guardò con espressione indecifrabile. «Vai in cella a meditare sui tuoi errori, Figlia. E la prossima volta che parlerai di queste cose, verrai punita».
Eileen represse a stento la rabbia e, dopo un piccolo inchino, si allontanò seguita dai sguardi furtivi delle Sacerdotesse presenti nella Sala. Quando una Sorella, di grado superiore, ti chiamava "Figlia", dovevi mantenere la distanza e il rispetto che la differenza di grado richiedeva.
Arrivata nella cella, Leen si stese sul letto.
«Madre, cosa devo fare?» sussurò, gli occhi fissi sulla parete bianca. «Un segno, mi serve un segno».


«Avete qualche domanda? È tutto chiaro?».
Un mormorio d'assenso si diffuse tra i suoi uomini.
«Bene, potete andare».
Tutti uscirono dalla Sala Comune tranne Neil Prent, Primo Consigliere del defunto Re e suo amico fidato. Le rughe gli increspavano il viso e ombre scure erano comparse sotto i suoi occhi castani.
«E' troppo pericoloso» disse Neil per l'ennesima volta. «Li farai arrabbiare come animali messi in gabbia».
«Però infoderemo nuova speranza al nostro popolo» ripetè stancamente Sloan. Si versò un bicchiere di vino e si lasciò cadere sulla panca. Chiuse gli occhi. Come era comoda...
«Ci sono troppi forse, ci sono troppi dettagli legati alla volontà della Luce!» gridò Neil, facendo sobbalzare Sloan. Le guance gli divennero rosse dalla rabbia. «Non essere insensato!».
«Calma Neil». Il Consigliere non era solito a perdere la pazienza. «Andrà tutto bene, la Luce ci proteggerà perchè siamo nel giusto».
«Se il padre è uno sciocco, lo sarà anche il figlio» borbottò Neil, adirato. Prese a camminare per la stanza a grandi passi, inveendo a bassa voce contro la dinastia dei Morroy.
«Neil, mi servi lucido, la paura sta prendendo il sopravvento» mormorò Sloan.
Neil si fermò e fece un lungo sospiro.
«Scusami» disse, abbassando lo sguardo per la vergogna.
Sloan appoggiò il bicchiere di vino sulla panca poi si alzò e andò a abbracciare l'anziano uomo. «Tutti possono avere momenti di debolezza, non scusarti... Senza di te, non sarei qui».
Si staccarono. Gli occhi di Neil erano lucidi ma sul suo viso comparve un'espressione determinata.
«Riavremo il Trono di Cristallo».
cagliostro72
00giovedì 25 agosto 2011 08:43
Ma che bello! A quando il seguito? Lo aspetterò con impazienza! [SM=x1263932]
Prosdszt
00giovedì 25 agosto 2011 18:19
non invitarmi ad essere cattivo; potrei accontentarti!

nel complesso non è affatto male, la prima parte lascia molte domande sospese e questo è senzaltro un bene, nella secoda parte l'accenno al trono di cristallo è prematuro, non porta a chiedersi "cosa sta succedendo", ma piuttosto "cosa sarà successo" e questo potrebbe spostare l' attenzione ad un momento storico che per ora non interessa (a meno che non intenda introdurre subito i fatti postumi per tua scelta stilistica).
per quanto riguarda i personaggi principali la presentazione di Eileen è benfatta ed evocativa, lascia chiaramente intuire con che tipo di persona avremmo a che fare, una sola piccola nota riguarda il dialogo con la superiora:

«Sorella, ti sembra giusto tutto questo?!» esclamò Eileen. Era stato più forte di lei, non era riuscita a trattenersi. Nella Sala, molte teste si alzarono dai libri per osservarle. «Nessuno merita di vivere in queste condizioni, nessuno! E noi Sacerdotesse dovremmo impedire che questo avvenga, è nostro dovere!».

non mi sembra coerente come comportameto che una studiosa, quasi novizia a quanto ho capito, sbocchi direttamente all'ira sbottando in malo modo verso una superiora, credo che dovrebbe essere un crescendo, che alla fine, dopo la frustrazione per non essere stata considerata, porti alla seconda parte del suo discorso, con tanto di citazione del libro sacro che tanto bene ci stà (alla faccia di tutti quei supponenti bigotti che i testi sacri neanche li hanno mai visti!!!).

la superiora di contro non può ignorare la critica, se si limita a mandare la protagonista in camera sua, senza rispondere alla biblica contestazione ci rimette sia in prestigio che in dignita, quindi dovresti farle dire qualcosa in più (magari un bel sermone di quelli tipo testimone di jeova)

anche lo stile delle due parti dovrebbe cambiare, diretto e schietto quello di Eileen, più ricercato ed altisonante quello della superiora,pomposo addiriturra in talune parti.
così com'è sembra scritto da un solo pugno piuttosto che parlato da due persone...

per quanto riguarda sloan che credo dovrebbe essere l'altro protagonista, lo si evince solo dal fatto che parli del consigliere come "suo fidato amico". chiarisci chi è che vuoi introdurre!
se sloan, fai in modo che risalti, se neil togli i punti che possono creare confusione.
per quanto riguarda neil rendi coerenti gli sbalzi d'umore, un consigliere può esprimere esasperazione nell'esporre le sue ragioni a chi non lo vuole ascoltare, può urlare furioso le sue ingurie contro gli stupidi, NON può fare il contrario, non sarebbe credibile, non rientra negli schemi comportamentali di una persona istruita, colta e abbastanza anziana da aver servito almeno 2 generazioni, con una estrazione sociale tale da giustificare il suo ruolo. non puoi farlo comportare come un bullo da bar!!!

tieni chiaramente conto che tutte le mia osservazioni hanno carattere puramente personale. data la mia indubbia natura di "ultimo cretino che passa per strada" non prendere nulla di ciò che ho scritto come una critica o una lezione, è solo il mio modesto punto di vista, nella speranza che possa esserti utile.
Franciska_
00giovedì 25 agosto 2011 23:16
Vi ringrazio per aver scritto i vostri pareri! [SM=x1263932]
Per Prosdzt [SM=g27985] : sì, Eileen da novizia è da poco diventata Sacerdotessa e l'idea che mi sono fatta di lei è che sia impulsiva, a volte infantile. Rosheen non risponde alla sua critica perchè l'argomento Umani è tabù e in quanto è superiore di grado a Eileen non è tenuta a fornirle spiegazioni. Comunque, Neil è l'amico fidato del defunto re non di Sloan [SM=g27985] Il Consigliere ha questo comportamento poichè è frustato perchè non è la prima volta che avverte Sloan, è preoccupato e stanco... Spero che nei prossimi capitoli tutto diventerà più chiaro a voi lettori! Comunque grazie mille Prosdzt!! Ci lavorerò sopra [SM=g27987]
Sophie86
00sabato 27 agosto 2011 22:56
Bello! Brava! [SM=x1263924]

La prima parte, quella riguardante Leen, mi piace di più, perché comincia ad introdurre personaggi ed ambientazione, e lo fa in maniera piuttosto abile e precisa! [SM=x1263938] Io poi ho notoriamente un debole per le eroine dal temperamento un pò irascibile e burrascoso... [SM=x1565886]

La seconda parte è molto, molto, molto misteriosa [SM=x1263974] ... il che non è necessariamente un male, ma, a parer mio, stride un pochino con l'inizio del prologo, in cui invece gli eventi vengono descritti con toni meno allusivi e decisamente più chiari. Il cambio di registro forse genera un pochino di confusione nel lettore... ma, come giustamente dicevi tu, sicuramente tutto diventerà più chiaro nei prossimi capitoli! Che anch'io ovviamente sarò più che impaziente di leggere! [SM=x1263964]
Franciska_
00domenica 4 settembre 2011 00:58
Sophie, ti ringrazio per il tuo commento! [SM=x1263932]
Rhaenyra
00lunedì 5 settembre 2011 14:13
In ritardo, ma provo anch'io a darti le mie impressioni. Preparati... [SM=x1263939]

Premetto che su un semplice prologo non mi viene molto da commentare, sia dal punto di vista dello stile (ogni volta che comincio un libro le prime pagine sono sempre di "assestamento", mi devo abituare allo stile dell'autore che all'inizio mi stona un po' sempre) sia dal punto di vista di trama e personaggi che... be', che non conosco e su cui non posso ancora parlare. Ma un paio di cose mi sono venute in mente.
Una è la mancanza di descrizioni. Forse dipende dal fatto che si tratta di un prologo e vuoi tenerti volutamente sul vago, ma io non ci vedrei comunque male un paio di frasi che abbiano l'unico scopo di descrivere ambienti e personaggi, non solo alcuni aggettivi inseriti di sfuggita durante azione e dialoghi. Oddio, a dir la verità, per i miei gusti, più che frasi io preferirei interi paragrafi, ma in un prologo posso anche passarci sopra.
L'altro riguarda invece proprio la scelta del brano come prologo. Ecco, di solito un prologo è un prologo, qualcosa che viene prima della storia, che serve a introdurla, a far interessare il lettore, che non ne fa parte propriamente... insomma, ci dev'essere una specie di "stacco" tra il prologo e il resto della storia, che sia temporale, geografico, di punti di vista o che altro. In questo senso il secondo brano ci sta pure (magari reso un po' più corposo da qualche descrizione, come dicevo prima), ma il primo mi sembra già una parte della storia vera e propria. Posso anche sbagliarmi, non ho ancora letto gli altri brani, ma dalla scena questa è l'impressione che mi è derivata.
Grammaticalmente parlando non mi sembra ci siano errori. Unica cosa, nella frase:

Non riusciva a concentrarsi, "Il mercato a Emor" era noioso; poi, la Sala aveva una buona visuale di quello che c'era al di là delle mura cinta: erano trascorsi sei anni da quando era entrata nel Palazzo del Potere. Da allora, non era mai più uscita.

invece di "poi" io avrei messo una congiunzione più forte, avrei sostituito i due punti con una congiunzione e tolto il "mai":

Non riusciva a concentrarsi, "Il mercato a Emor" era noioso; per di più, la Sala aveva una buona visuale di quello che c'era al di là delle mura di cinta ed erano trascorsi sei anni da quando lei era entrata nel Palazzo del Potere. Da allora, non era più uscita.

ma queste son questioni di gusti e la mia è una versione completamente soggettiva, quindi in questo caso puoi anche ignorarmi tranquillamente ^^
Franciska_
00lunedì 5 settembre 2011 14:59
Grazie Rhaenyra!! :)
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