Ironia della sorte

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Mixer84
00giovedì 31 luglio 2008 08:03
Ralph Waldo Emerson era un giovane ambizioso alchimista che sognava di diventare famoso, voleva creare la pietra filosofale scoprendo il segreto dell’immortalità e godersi il meritato successo in eterno. Sino ad allora era riuscito a fare soltanto una pietra pomice, non era certo eclatante, ma i suoi piedi ne avrebbero tratto giovamento. Apo era il suo servizievole kender con una scarsa considerazione della proprietà altrui, motivo per il quale era costretto ad indossare soltanto un giustacuore privo di tasche.

L’alchimista era convinto che per porre un fermo alla morte dovesse consultare chi ci combatteva ogni giorno e così decise di recarsi dai dottori di città. La cosa si stava dimostrando infruttuosa, ma durante l’ennesima attesa in una spoglia sala d’aspetto ebbe il colpo di genio…
‘Il sorriso era la chiave!’, tutti gli ammalati avevano un’espressione triste e svogliata, ma chi ride sta bene, la gente allegra invecchia meno e poi non aveva mai visto qualcuno col sorriso sulle labbra morire. Corse al laboratorio, disse che non voleva essere disturbato per nessun motivo, chiuse l’uscio, tirò il chiavistello e si mise al lavoro.

Il giorno seguente la porta si aprì cigolando, apparve Waldo con il volto emaciato.
“Ce l’ho fatta!” – disse quasi sibilando.
Stomp!
Ora era steso a terra che ronfava copiosamente, stringendo un paio di guanti fra le mani.
Aveva creato la sua pietra filosofale, “gli esilaguanti”. Se indossati per fare il solletico avrebbero indotto la persona bersaglio di quel gesto a una risata interminabile, prolungandone in eterno l’esistenza.

Certo non poteva farsi il solletico da solo, allora infilò i guanti al kender e alzò le braccia. Apo cominciò col solletico alle ascelle…niente
ai fianchi…niente
ai piedi…niente
Si fermò e con espressione rassegnata scosse la testa. L’alchimista era dubbioso, ma poi capì… si buttò per terra e prese a pugni il pavimento inveendo. Waldo, ironia della sorte, non soffriva il solletico. La strada che conduceva all’immortalità gli era preclusa, ci era andato così vicino e l’unica cosa che poteva fare ora era indicare la via ad altri.

Infilò tristemente gli esilaguanti, cominciò a solleticare l’assistente che abbozzò un breve risolino in crescendo, fino a scoppiare in una risata fragorosa. L’ilarità proseguì sino a spossarlo, non mangiava, non dormiva, rideva soltanto, finché…
Stomp!
Il kender era morto. Vederlo lì disteso fece riflettere Waldo, quella sorte poteva toccare a lui, ma quegli occhi chiusi aprirono i suoi. Proseguendo su quella strada avrebbe fatto la fine del suo maestro, dei suoi colleghi alchimisti, passando la vita solo, in una stanza buia, sino a quando sarebbe stato vittima di un esperimento troppo azzardato. No, non sarebbe andata così.

Il sacrificio del kender non era stato vano, gli aveva fatto comprendere una cosa ancor più importante della pietra filosofale e di qualsiasi altra alchimia. Gettò gli esilaguanti nella stufa accesa e rivolse un triste sorriso ad Apo. Senza prendere nulla con sé uscì per strada. Ralph Waldo Emerson s’incamminò verso la sua nuova vita.
Sheyraen
00giovedì 31 luglio 2008 13:42
Ahahahahah!
Sai che non lo avevo ancora letto?
Un "dieci" per l'idea. La trama è originale e simpatica da matti!
Forse è un po' la forma che ha fregato questo racconto.
E' piacevole da leggere, ma stilisticamente non gode di troppa gloria e secondo me è l' l'unico punto in cui devi lavorare un po'.

Però originale la storia, originali i personaggi e dissacrante il finale... anche se poi l'hai smorzato un po'.
Se fosse finita con tutti che ridevano e morivano, mentre lui, che non soffre il solletico, sarebbe rismasto vivo avresti sorpreso di più (anche se sarebbe stata decisamente più cattiva).

Bravo, hai un bel talento creativo!
Mixer84
00giovedì 31 luglio 2008 18:26
Grazie! l'idea di partenza era proprio che il protagonista utilizzasse la propria creazione come "genio del male", ma proprio non riuscivo a farla rientrare in modo decente nelle 500 parole, così ho deciso di variare il finale dandogli quel pizzico di "morale della favola". Per questo ho fatto una ricerchina su wikipedia da cui ho tratto il nome del protagonista Ralph Waldo Emerson, date le idee rientrava perfettamente nel ruolo di mio personaggio principale.

Purtroppo già sapevo che il mio stile è teribbile (proprio con una r e 2b), e oltre a leggere libri volevo chiederti se avevi qualche consiglio da darmi su come migliorare la forma della mia scrittura? [SM=x1263987]

Comunque ti ringrazio, mi fa molto piacere che l'idea ti sia piaciuta. Mi darò da fare per l'anno prossimo, quindi concorrenti dell'anno venturo tremate perché lo gnomastro ci ritenterà [SM=x1263939]
Sheyraen
00giovedì 31 luglio 2008 18:46
Cavolo!
Con un talento simile in fatto di storie non puoi davvero evitare di provarci (ok, la dico meglio... DEVI riprovarci per forza!) [SM=x1263961]

Per migliorare, beh... a parte il solito consiglio che tutti ti rifileranno di sicuro e che hanno rifilato anche a me (Leggi!!! LEGGI TANTO!), ti segnalo un forum che è curato da veri professionisti che fanno proprio questo tipo di analisi sugli stili, sulla forma.
A me sembra molto serio e vorrei spesso soffermarmi di più a navigarlo.
Io comunque te lo segnalo:
www.assonuoviautori.org/forum/

E poi ho beccato questo:
www.mentelocale.it/contenuti/index_html?id_contenuti:int=2448&livello:int=49&livello1:int=58&livello2:int=395&indice...
dove trovi un elenco di siti che offrono diversi servizi per chi ha l'inchiostro che scorre nelle vene [SM=x1263987]

Magari prova a dare un'occhiata e spero vadano bene.
Altrimenti... leggi G. Martin! Lui è un genio dello stile [SM=x1263936]
==Aredhel==
00giovedì 31 luglio 2008 19:35
Anche io penso che la storia sia particolare e mi è piaciuta. La presentazione dei due personaggi è fenomenale, complimenti. Forse, però, se avessi letto la versione precedente di cui parli (quella senza la morale finale) mi sarebbe piaciuta di più. Le morali così chiare non mi sono mai andate giù più di tanto, le trovo un po' troppo banali. Per il resto penso anche io che dovresti solo rivedere un po' la sintassi in alcuni passaggi. Sulla scia del tuo esempio credo che posterò anche io il mio racconto! [SM=x1263970]
Mixer84
00venerdì 1 agosto 2008 11:32
Grazie!

I siti son parecchio carini.
Kristel78
00venerdì 1 agosto 2008 15:56
Ho trovato questo racconto molto carino, i personaggi nonostante le poche righe a disposizione vengono presentati in modo chiaro, quantomeno nei tratti predominanti del loro carattere. L'unica cosa che anche io ho trovato un pochino stucchevole è la presentazione della morale che forse se anche non spiegata così chiaramente si sarebbe comunque capita.
Comunque complimenti davvero! [SM=x1263945]
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