Il mio libro fantasy

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Galadriel_19
00lunedì 16 febbraio 2009 21:52
Ecccovi,come promesso, il prologo del mio libro.


Oscurità. L’abbraccio di tenebra della notte avvolgeva ogni cosa. Tutto taceva. Improvvisamente, dai profondi recessi della foresta, uscì un giovane, correndo a perdifiato. La pallida luce della luna ne metteva in risalto la pelle diafana, i lineamenti aguzzi e gli occhi smeraldini dalle pupille verticali; si muoveva con grazia, velocità ed agilità feline, tuttavia, sotto la lunga chioma di capelli biondo miele, il suo viso non mostrava alcun segno di fatica. Stringeva a sé quello che pareva un involto di stracci, come fosse la cosa più preziosa al mondo. Ricordava ancora la promessa fatta a Lena: appena dopo il parto, gli aveva chiesto di portare loro figlia al sicuro, cosicché nessuno scoprisse della sua esistenza. Aveva anche parlato di una famiglia di contadini che abitava nei pressi di Lynne, la più importante città del Regno, e gli aveva espressamente chiesto di fare in modo che la trovassero. Da allora il ragazzo aveva corso per un giorno ed una notte, senza mai avere bisogno di riposare e fermandosi solo per dare da mangiare alla neonata con quel poco latte materno che era riuscito a portare con sé. Ormai mancavano poche miglia alla fine del viaggio, poi la sua vita e quella della bambina sarebbero cambiate per sempre. Falcata dopo falcata, respiro dopo respiro, il giovane giunse a destinazione: grazie alla vista più acuta della norma, era riuscito ad individuare i campi coltivati e l’umile dimora in pietra che gli erano stati descritti parecchi minuti prima di raggiungerli. La sua mente era sgombra da ogni pensiero, occupata com’era dal senso di imminente perdita, tuttavia, una volta giunto in prossimità della casupola, prese coraggio e depose la piccola che teneva ancora tra le braccia davanti alla porta. Prima di andarsene, il ragazzo tirò fuori da una delle tasche del suo mantello da viaggio una catenina d’oro bianco, alla quale era appesa un’ acqua marina ovale grande quanto un polpastrello, decorata sui bordi da alcune rune e la nascose tra le coperte che avvolgevano la neonata. Infine, rivolgendo a sua figlia un ultimo sguardo carico di malinconia, il giovane riprese a correre, lasciandosi immediatamente alle spalle i campi coltivati.

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silverey
00venerdì 27 maggio 2011 12:27
Beh... come inizio puo' essere tutto... e niente :P insomma, ha tutti i requisiti per diventare qualcosa di epico e spettacolare ma li dipende da quello che scriverai in futuro [SM=x1263938]
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