Parlando di dragonlance, potreste magari allora leggervi le due trilogie di Jean Rabe per un finale in cui sembra che vinca il cattivo. Dopotutto uno può solo avvilirsi per quello che appunto Dhamon era prima e di quello che poi è diventato (non mi riferisco al fatto che si sia trasformato in un drago, ma riguardo a tutto il resto). Jean Rabe si diverte proprio a torturarlo quel personaggio. Paragonate appunto ciò che succede nella scena in cui Rurak Gistere gli attacca la squama alla gamba, di quello che gli dice Malys quando gli fa ottenere il permesso di Sable per passare indenne nella sua palude e di quello che gli dice il comandante quando lo invia ad uccidere qualche spia solamnica. Se paragonate tutte queste scene con quello che diventa all'inizio della sua saga, si potrebbe proprio dire che alla fine hanno vinto i cattivi in quella circostanza. Dopotutto Dhamon non è riuscito a sconfiggere Malys, non è riuscito ad essere il valoroso condottiero che Goldmoon voleva che fosse, il suo nome è finito nel fango e ci rimane alla fine. Tutti si ricorderanno di lui con odio e disprezzo solamente come un ladro, un assassino, un mostro o come l'indegno condottiero di Palin Majere. Lui è distrutto interiormente e pensa alle vite dei suoi cari come delle vite che ha
toccato ed insudiciato. è caduto completamente e totalmente in rovina. Non gli sono più rimasti amici al mondo eccetto Ragh. Non è riuscito a salvare Fiona che è rimasta pazza fino alla fine ed è morta disprezzandolo ed incolpandolo di tutto. La donna che amava con tutto il cuore lo ha abbandonato lasciandogli solamente una promessa fasulla (dato appunto che vi ho già detto che ne "il lago della morte" vediamo chiaramente che Feril, anche se non si era messa con un altro, ha infranto la promessa che ha fatto a Dhamon alla fine de "il giorno del grande vortice" perché non ha VOLUTO mantenerla, non perché non ha POTUTO mantenerla (con Feril infatti è come dire (per chi legge i manga di One Piece) CHE i Pirati Rumba sono DAVVERO fuggiti abbandonando Lovoon, o (per chi vede i film disney) che Lilo ha abbandonato Stitch per fare la gara di Hula in "Lilo & Stitch 2: Che disastro Stitch!" (infatti una delle prime cose che Feril dice ha Dhamon ne “il lago della morte”, quando lui la trova e lei lo riconosce, è “non ho mai pensato di rivederti ancora”))). Uno spettro del Chaos gli ha tolto il ricordo della sua famiglia ed ora lui crede di non averne mai avuta una e di essere sempre stato solo per tutta la vita. Ha un figlio che non potrà mai toccare e che non saprà mai che è lui il padre, e che potrà solo sorvegliarlo da lontano senza mai stargli realmente vicino, toccarlo, e senza mai farsi vedere da lui. Non mi sorprende che i più detestino la prima trilogia "la quinta era". Dopotutto nella Krynn creata da Jean Rabe ci sono solamente amici falsi e volubili sempre pronti a voltarti le spalle alla prima occasione e che non ti sono mai accanto nel momento del bisogno.
Dopotutto considerate che ci sono tante storie fantasy in cui vediamo sempre come il gruppo di eroi siano leali e fedeli l'un l'altro e di come il loro forte legame di amicizia risolva tutti i problemi e di come alla fine sono disposti a perdonare. Qui invece è l'esatto completo opposto. E pensare che Jean Rabe aveva chiamato il suo gruppo di eroi "eroi del cuore" quando sembra appunto che il cuore fosse l'unica cosa che mancava a quelli lì. Alla fine si sono rivelati tutti un branco di falliti, con dei legami deboli e volubili, sempre pronti a sbranarsi a vicenda appena gli capitava. Dhamon era proprio baciato dalla sfortuna, e sembra che tutti se ne infischino sempre di lui (dopotutto nessuno di loro si sforza minimamente di capirlo (dato per esempio la predica che gli ha fatto Feril sul perché non gli avesse rivelato che un tempo era un cavaliere di Takhisis, “Ma uno non ha più il diritto di vergognarsi di qualcosa?”, anzi, dato come ha reagito Rig, direi che Dhamon aveva fatto proprio bene a tenerlo nascosto, e poi sembra che sia stato SOLAMENTE, UNICAMENTE, e TOTALMENTE quello il motivo per cui nessuno di loro ha voluto realmente credergli sul fatto che era stata Malys che l’aveva costretto ad aggredirgli. Se si fosse trattato di CHIUNQUE altro di loro l’avrebbero subito capito. Solo Dhamon era l’unico al quale non volevano dare fiducia: “perché non era Mr. Perfezione come tutti loro.”). Quando dopo è precipitato nel lago con Gale loro non si sono dati da fare più di tanto nel cercarlo. Si sono rassegnati rapidamente alla sua morte. Feril non ha fatto del suo meglio infatti. Dopotutto poteva trasformarsi in animale e gettarsi nel lago per cercarlo. Ma invece è rimasta lì a non far nulla affidandosi completamente alla magia. Poi quando è stato posseduto da Malys tutti quanti loro lo hanno abbandonato. Non si sono minimamente curati di lui. Lo hanno cercato, ma non gli importava niente di lui, ma solamente perché gli interessava l’alabarda. Rig voleva solo ucciderlo. E Feril invece nemmeno lo voleva cercare, voleva solamente scappare vigliaccamente e sparire nella palude. E magari farsi divorare da qualche animale feroce. Non si è voluta minimamente aggrappare alla speranza che fosse la squama ad averlo fatto reagire così. Ed ha anche preso ENORMEMENTE in considerazione l’idea di NON perdonarlo anche sapendo che era innocente (lo si capisce da quel suo “è stato il drago, lo so. Ma è difficile...”). Perfino Goldmoon, che di solito è tanto gentile ed altruista, sen’è completamente infischiata di Dhamon. Dopotutto lo avrebbe lasciato vivere per tutta la vita con il dolore, il tormento, ed il rimorso per la sua morte, solo per stare con Riverwind. Non fraintendetemi. Se fosse morta in un altro modo avrei potuto capire. Ma lei però è morta in QUEL MODO. E di conseguenza doveva per forza tornare, per aiutare Dhamon ad uscire da quella terribile situazione. Se infatti fosse tornata subito avrebbe risparmiato a Dhamon un mucchio di problemi. Perché quando Gilthanas lo ha trovato, in quel caso avrebbe potuto subito dirgli che sia Goldmoon che Jasper stavano bene, che lei lo aveva spiegato che non era stata colpa sua, e che tutti gli credevano ed erano preoccupati per lui, allora Dhamon avrebbe potuto tirare un sospiro di sollievo e sarebbe subito finito tutto. Invece non è voluta tornare. Dhamon ha passato tante notti ad avere gli incubi. Ha tanto sofferto nel vedere tanti sguardi di diffidenza da parte dei suoi cosiddetti amici, e Rig ha per tutto il tempo voluto dargli il tormento ed avvelenargli tutte le ferite che aveva nell’anima. Goldmoon ha cercato di costruirsi la propria felicità sulla sofferenza di Dhamon infischiandosene completamente e totalmente per come si sentisse (con questo gesto sarebbe come dire che in “Harry Potter” quando Silente ha chiesto a Piton di ucciderlo perché appunto non voleva che l’anima di Draco si mutilasse, e Piton allora gli ha chiesto “E la mia anima? La mia!” Silente invece di rispondergli sul fatto che spettava a lui decidere se era un danno per l’anima ucciderlo rapidamente in modo da salvarlo da una lenta agonia e dalle torture degli altri mangiamorte che lo avrebbero ucciso di certo di un’agonia lenta e dolorosa, gli abbia invece risposto “arrangiati.”). Ha detto che tanto loro se ne sarebbero resi conto da soli alla fine, ma aveva torto (Rig fino alla fine si sarebbe rifiutato di capirlo. Feril anche se lo aveva capito aveva comunque deciso di lasciarlo per sempre, e quindi lei non contava. E nessun’altro avrebbe mai realmente voluto capirlo). Quindi alla fine sembra che tutti se ne infischino di Dhamon e lo mettono sempre all’ultimo posto quando si tratta di amarlo, mentre invece lo mettono sempre al primo posto quando si tratta di odiarlo. Solo Ragh, Maldred, Rikali, e Fetch hanno dimostrato vero affetto per lui (certo, Maldred lo ha tradito per il suo popolo, ma abbiamo visto che però lo ha fatto malvolentieri e che inoltre lui ci teneva VERAMENTE alla sua amicizia con Dhamon, quando invece tutti gli altri che sono stati con lui quando lavorava per Goldmoon hanno dato appunto l’impressione di non tenerci affatto (dato con quanta facilità erano pronti a metterlo da parte). Rikali certo lo ha denunciato alla legione d’acciaio e si è arrabbiata parecchio con lui. Ma però l’aveva fatto per un torto che gli aveva fatto VERAMENTE, Non per qualcosa di cui non aveva colpa. E poi alla fine la sua è stata solo un’arrabbiatura passeggera, dato che ha detto a Ragh di dire a Dhamon che era dispiaciuta per quello che aveva fatto (perché anche se li aveva denunciati, lo aveva fatto malvolentieri, anche se apparentemente non sembrava). Ragh gli ha impedito di curarsi, ma poi anche lui si è pentito di questo. E poi non gli ha fatto altro. Gli è sempre stato leale e fedele aldifuori di quella faccenda (certo, è stato anche il fatto che ha perduto il ricordo di Nura, e quindi della sua sete di vendetta a cambiarlo e a contribuire alla nascita dell’amicizia tra loro due, ma nessuno è perfetto dopotutto)). E di questi quattro posso anche dire con certezza, che loro gli avrebbero subito creduto sulla parola e lo avrebbero subito perdonato se si fossero trovati al posto di Rig, Fiona, Feril e gli altri). Rig era solo un violento infame (ed è la prova vivente di quanto un amico possa essere falso e volubile). Fiona era solamente una frignona, una codarda (dato appunto che è solamente per codardia che alla fine è impazzita), ed una voltagabbana. E Feril invece sembra che il suo unico interesse, indipendentemente da quello che dice, sia soltanto isolarsi lontano da tutto e da tutti (per chi comunque vuole difenderla, posso infatti dire che lei ne “il lago della morte” in un punto dice a Dhamon che gli era mancato e che non avrebbe dovuto lasciarlo dopo la finestra delle stelle, perché il tempo trascorso da sola non le aveva schiarito le idee come aveva creduto, ma aveva solamente turbato il suo cuore). Mettendo tutte queste cose insieme si direbbe che gli eroi del cuore sono il peggior gruppo di eroi di Dragonlance. Anzi, forse sono appunto i peggiori eroi di qualunque genere di racconto. Dhamon non lo è di certo però. Lui non è né migliore né peggiore di qualunque altro genere di eroe. L’unico motivo per cui si è arreso ed è poi caduto in disgrazia ed è diventato un egoista bastardo è solamente perché lui, al contrario degli altri eroi lui non aveva nessun amico leale e fedele che nel momento del bisogno gli fosse accanto per dargli sostegno e conforto. Io non avevo letto i libri di Dragonlance nell’ordine giusto, perché non lo sapevo quale fosse. Ho cominciato dalla quinta era. Ed in quella trilogia e nella saga di Dhamon c’erano così tanto odio e disprezzo che quando mi sono letto i libri precedenti ed ho visto Caramon perdonare Raistlin ed accoglierlo a braccia aperte ne “i draghi dell’estate di fuoco” (ed anche appunto la sua perseveranza e la sua pazienza nel cercare di farlo redimere nella trilogia delle leggende), e quando ho visto Huma Dragonbane perdonare Rennard per averlo tradito ed aver ucciso suo padre, ed anche provare compassione per lui ed è rimasto dispiaciuto quando è morto, mi sono sorpreso spaventosamente. Mi sarebbe proprio piaciuto che qualcuno nei confronti di Dhamon avesse avuto la stessa determinazione e pazienza che ora Adhara sta mostrando ad Amhal (nella nuova trilogia “le leggende del mondo emerso”). Ed invece nessuno ha mai fatto nulla per lui. Non l’hanno proprio trattato come una persona. Ma solo come uno strumento che doveva combattere e guidarli, e che poi potevano sempre usare come capro espiatorio quando qualcosa andava male. Quindi chissà. Forse Jean Rabe ha scritto queste due trilogie per mostrarci come sarebbe un eroe senza amici al suo fianco. L’unica fortuna che Dhamon ha avuto è stata solamente il NON essere riuscito ad uccidere Goldmoon. E quella è stata VERA fortuna nella vita reale. Non nell’universo diegetico di dragonlance. Ho trovato infatti un dialogo tra Jean Rabe ed una sua fan che gli aveva scritto una e-mail, e lì Jean Rabe ha dichiarato che quando ha fatto morire Goldmoon in quel modo ne “il giorno della grande tempesta” aveva intenzione di farla rimanere morta. Ma poi non ha potuto più farlo perché è stata costretta dai problemi relativi ai libri gioco di Dragonlance (all’inizio il permesso di farla morire gliel’avevano dato, ma poi hanno dovuto cambiare idea). E così ne “il giorno del grande vortice” Jean Rabe l’ha fatta tornare. Ma però l’ha fatto CONTRO VOGLIA. E per finire con Dhamon posso anche dire che lui è messo così male interiormente che, se incontrasse Elva (per chi ha letto il ciclo dell’eredità), lei con lui avrebbe solo l’imbarazzo della scelta su cosa usare per importunarlo o ferirlo. E pensare che nella saga di "Cuore d'inchiostro" Mortimer e Maggie avevano accusato Fenoglio di essere un autore crudele con i suoi personaggi. Avrebbero dovuto leggersi le due trilogie di dragonlance di Jean Rabe prima di dire una cosa simile.