Oggi ho finito di leggere il ciclo di Kull, personaggio prototipo di Conan.
Mi son piaciuti molto questi racconti, racconti semplici e lineari ma che a mio parere nascondono una loro grande profondità che testimonia anche della particolare personalità di Howard. Nonostante la brevità, l'autore è un fenomeno nel descrivere le scene di paura e panico, scene scatenate da un terrore, come avete detto anche voi, molto Lovecraftiano.
Mi è congeniale lo stile di questo autore, inoltre ho letto da Giugumenta che Moorcock ha uno stile simile, ragion per cui devo assolutamente avvicinarmi alle avventure dell'albino!
Ora incomincio il ciclo di Conan (due libri interi di racconti
) di cui già ho letto "La torre dell'elefante". Sono molto fiducioso.
Per chi fosse interessato, ho trovato
una versione diversa della poesia "Il re e la quercia" (
The King and The Oak), anche se in alcune arti, per finire in rima, è stata aggiunta o modificata qualche parolina.