Christoph Hardebusch

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Dimonhus
00lunedì 29 marzo 2010 10:50
qualcuno conosce questo scrittore?ho letto licantropi e mi sono fiondato a vedere cos'era.Ora che ricordo,conoscete qualche saga dove si parla di lupi mannari/licantropi e simili?

grazie
Guntram
00lunedì 29 marzo 2010 16:46
Su Hardebusch vi è una striminzita discussione in cui si accenna ad un altra saga, quella dei troll, comunque quest'autore non sembra aver riscosso molto successo tra gli hobbit di Aurendor. [SM=x1263943]

Sui licantropi non so aiutarti...
Sophie86
00martedì 30 marzo 2010 13:57
Re:
Dimonhus, 29/03/2010 10.50:

Ora che ricordo,conoscete qualche saga dove si parla di lupi mannari/licantropi e simili?





Io ho sentito parlare molto bene di questo:



Trama:

Kalix ha diciassette anni ed è una ragazza ribelle, una ragazza lupo. Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di licantropi scozzesi, i MacRinnalch, ha trasgredito le regole della famiglia innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e magrissima ai limiti dell'anoressia, per tenersi su sorseggia del laudano da cui ormai è dipendente. Certa di aver tagliato per sempre i ponti con la sua famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la successione alla reggia dei MacRinnalch, circondata da una serie di personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri magici, le cugine, dissolute musiciste della scena punk londinese, e due giovani umani, studenti universitari, che si prenderanno cura di lei, ammaliati fin dal primo istante da questa creatura straordinaria. Ambiziosi, romantici e ribelli, i giovani licantropi di Martin Millar si muovono con scaltrezza in una società contemporanea, ricca di conflitti, e proprio come i ragazzi di oggi dimostrano di aver capito il valore assoluto dell'amicizia e della solidarietà oltre ogni altra cosa.

Martin Millar è abbastanza amato come scrittore, e perdippiù la storia suona come particolarmente originale (il che potrebbe essere un bene, perchè di solito le storie di licantropi non a sfondo romantico non si distaccano molto del tipico modulo: passeggiata nel bosco in notturna/ misteriosi fruscii fra la boscaglia/morso sul collo/trasformazione in bestiaccia) [SM=g27987]
'Ragazze lupo' dovrebbe essere un 'urban fantasy' (e non, ripeto, NON un 'paranormale romance'), quindi potrebbe essere interessante.

A proposito, se qualcuno l'ha letto, questo è il momento giusto per tirarci un parere fuori dal cilindro magico... [SM=x1263939]
Dimonhus
00martedì 30 marzo 2010 18:17
lo sai,che evito quasi sempre di leggere la trama?io di solito,prendo un libro,guardo la copertina,se è brutta lo prendo se è troppo bella lo lascio la,perchè sarà una boiata xD
grazie del consiglio
saluti
Sophie86
00giovedì 22 aprile 2010 12:44
Con i licantropi non c'entra niente, in compenso è appena uscito (o sta per uscire, non è che ho capito bene) 'L'impero del mare', sempre dello stesso autore:





"Da quando per la prima volta le navi hanno solcato l’immensità dell’oceano, tutto il Corbane parla delle Isole Tempestose: un impero in mezzo ai mari, dove si trovano straordinari tesori, la magia e i pericoli. Imbarcandosi su una nave per lasciarsi alle spalle il vecchio mondo, il giovane nobiluomo Jaquento ha in testa perciò un unico obiettivo: vuole scoprire quel leggendario impero insulare. Ma appena arrivato Jaquento si imbatte nella nave pirata Peccato mortale, il cui carismatico capitano Deguay lo rapisce trasportandolo in un mondo tanto affascinante quanto imperscrutabile.
Frattanto anche la nave da guerra Manticora fa rotta verso le acque delle Isole Tempestose. Per la giovane Roxane è la prima missione in qualità di ufficiale. Ma ben presto il viaggio viene guastato dai malumori del capitano, deciso a mettere tutto a repentaglio pur di catturare una misteriosa nave nera.
Quando, finalmente, tanto i pirati quanto la Marina raggiungono la loro preda davanti alla costa dell’isola degli schiavi Hequia, Jaquento deve prendere una decisione da cui non dipende soltanto il destino delle isole..."
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