Capitolo Undicesimo - Seconda parte.

I quattro corsero verso la porta nord. Eileen voltò lo sguardo e si premette le mani contro la bocca. I due cavalli erano accasciati a terra, in un lago di sangue.
Attraversarono la porta e uscirono dalla città.
«Dobbiamo correre finché non vediamo più Gailinet!» urlò Sloan.
«Il fuoco non durerà a lungo» borbottò Sheridan.
Eileen abbassò il capo e si sforzò di correre. La schiena le bruciava, il fianco sinistro era tormentato dalle fitte. Le forze le stavano venendo meno.
Sheridan si girò e si fermò.
Si sentì un boato.
Eileen guardò da sopra la spalla. Parte delle mura erano crollate, ostruendo la porta nord.
«Quella lì non è molto forte, dovrà chiamare le altre per togliere le pietre» disse Sheridan quando li raggiunse.
«Ben fatto» disse Sloan; lei sorrise soddisfatta.
Una carrozza comparve in lontananza. Lasciarono la strada principale e si addentrarono nei campi.
«Vi prego, possiamo fermarci, non riesco più ad andare avanti!» esclamò Eileen.
Sheridan sputò a terra.
«Va bene» acconsentì Sloan.
Si fermarono sotto un albero e Eileen si sedette appoggiandosi con la spalla destra contro il tronco. Fece lunghi respiri e intanto con la mano accarezzò la corteccia. Sobbalzò. Una scossa era partita dalla sua mano per attraversarle il corpo… La scossa era venuta dall’albero! Alzò lo sguardo verso la cima e mantenne il contatto con il tronco. Una sensazione piacevole e inebriante, come quella data dal Potere, la sommerse. Le fuggì un ansito.
«Cosa stai facendo?» chiese Sheridan. Sloan e Finn le fissarono.
«Avrai anche tu il Potere, ma questo dono è stato dato solo agli Elfi!» sbottò Eileen. Gli occhi di Sheridan si strinsero e una smorfia comparì sul viso di Finn. Leen si alzò; si sentiva riposata e le ferite sulla schiena non bruciavano più.
«Se volete, possiamo continuare» disse.
Sloan la squadrò, per poi soffermarsi sul suo volto. Eileen sostenne il suo sguardo, ma poi cedette.
«Andiamo» disse il Principe.