Quando ho iniziato a scrivere la saga di Norrland e delle Sette Terre ho fatto alcune scelte:
- niente elfi, nani, gnomi, orchi, ecc. Dopo Tolkien è difficile dire qualcosa di nuovo su questo tema.
- niente magia, temevo di non saperla gestire bene, si rischia di cadere nel ridicolo se si esagera, potrei citare molti esempi.
- più che di essere originale mi sono preoccupato di essere accurato. Poichè avevo deciso di ambientare la saga in un mondo celtico irlandese, mi sono documentato sulla società celtica, sulle divinità, sui miti, sull'agricoltura, sui monili ecc. ecc.
Ho letto resoconti di battaglie ed assedi per evitare scene in cui l'eroe massacra trecento nemici e non ha neppure il fiatone o di mura che crollano al primo colpo di ariete.
Dopo di chè ho preso la penna, pardon, mi sono messo alla tastiera e ho iniziato a scrivere: via via che scrivevo e rileggevo ero portato a scartare certe cose e aggiungerne altre.
La scrittura è un processo molto vivo e dinamico, quello che si scrive oggi può esser modificato domani. Imoltre ogni romanzo o racconto ha una vita propria, che lo fa fluire in una direzione piuttosto che in un'altra, si tratta di capirlo ed assecondarlo.
Quindi il mio consiglio è: stabilisci le scelte fondamentali e poi buttati, il resto verrà scrivendo.
Auguri, spero un giorno di leggere un tuo libro.