Agenzie letterarie: ne vale la pena?

Cari amici scrittori di Aurendor, ancora arrivo io con i miei soliti quesiti, e ringrazio già in anticipo chi avrà la santa pazienza di darmi confidenza . Ma secondo voi, e soprattutto con il senno di poi, per avere qualche possibilità in più di essere pubblicati, è consigliabile affidarsi ad un'agenzia letteraria? Oppure secondo voi sono solo soldi gettati al vento? Vero che l'agenzia non ti mente, e se come scrittore sei uno schifo te lo dice senza indugio( dopo che l'hai pagata, però), ma comunque è loro personale giudizio, potrebbero pure prendere un abbaglio, o no...???A monte, se non ti consigliano immediatamente di darti all'ippica , è poi comunque più probabile ti trovino un editore? Fatemi conoscere il vostro parere, o le vostre esperienze! E comunque: quanto in media può spillarti la famosa agenzia?Grazie in anticipo!

Secondo me per come funziona la maggior parte delle agenzie in italia la cosa non è conveniente.

Tu prima paghi e loro poi vedono di trovarti un contratto dal quale si prenderanno una percentuale dei tuoi guadagni.
Ovviamente se non te lo trovano non è che gli interessa granché, visto che tu alla fine hai già pagato. I più si limitano a presentarti proposte a pagamento che saresti stata in grado di trovarti anche da sola.

Molto più interessante è invece il metodo inglese, che però qui viene utilizzato solo per gli scrittori già affermati. Ovvero: loro si prendono in carico te come agente e guadagnano solo ed esclusivamente sul tuo contratto, quindi hanno tutto l'interesse a fartene trovare uno.

Personalmente non penso sia necessario trovarsi un agente, perlomeno agli inizi, poi ovviamente ci sono delle belle differenze tra agenzia e agenzia, ma tant'è.

Ad ogni modo, potresti darti dei tempi entro i quali, se vedi proprio che non ti arrivano risposte dalle case editrici, puoi provare con un agente. Io ad esempio avevo deciso che se entro due anni non mi avesse risposto nessuna casa editrice avrei provato a cercarmene uno, fortunatamente non ne ho avuto bisogno, ma in futuro non si sa mai!

Nei film americani c'è sempre l'agente dello scrittore, una figura fantastica che lo coccola e lo sprona a scrivere. Qui in Italia non funziona così. Fra gli autori che conosco due sono sotto agenzia, ma non mi hanno fatto venire voglia di tentare. Bisogna davvero aspettare di essere famosi e a quel punto sono gli agenti che bussano alla porta. Insomma, qui in Italia siamo messi male.

Grazie per le dritte, carissime, alla fine anche io mi sono convinta della vostra idea

anche perchè abbiamo usato un vecchio trucco mentale jedi...

Mi sono rivolto ad un'agenzia letteraria e mi sono trovato molto bene.
Decisi di rivolgermi ad uno specialista perchè non conoscevo assolutamente il mondo dell'editoria ed ritenevo che muovermi da solo mi avrebbe fatto perdere molto tempo.
Per prima cosa l'agenzia ha letto gratuitamente il mio manoscritto e mi ha presentato una recensione in cui se ne evidenziavano pregi e difetti, dandomi alcuni suggerimenti su come ovviare a questi ultimi.
Ho lavorato tutta l'estate, ho inviato nuovamente il manoscritto che è stato giudicato positivamente.
Solo a questo punto ho pagato una certa somma perchè l'agenzia letteraria agisse come mio rappresentante presso gli editori.
Dopo circa un anno abbiamo trovato l'editore, l'agente mi ha aiutato in fase di definizione del contratto e poi abbiamo pubblicato.
Ma non è finita qui. Benchè avesse assolto ai suoi obblighi contrattuali, l'agente mi ha procurato spazi su riviste ed interventi a tavole rotonde e conferenze, l'ultima al Salone del Libro 2011, spronandomi con richieste di articoli su argomenti specifici ad uscire dal piccolo mondo rappresentato dal mio libro.
Quindi, come si vede, un'esperienza più che positiva, su cui non posso scendere troppo nel dettaglio in questa sede per non fare pubblicità.
Se sei interessata ad approfondire, puoi contattarmi via email. Saluti