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Halloween alla Tana

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2008 16:09
01/10/2008 18:57
 
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Abitante di AURENDOR
SCUDIERO
Tra celti e giochi acrobatici di fuoco!
Un altro semaforo rosso obbligò la lugubre carovana a fermarsi.
Erano mostri, certo, ma erano comunque mostri molto civili e il semaforo andava rispettato... forse più per quell'adorabile colorino così simile al sangue che li ipnotizzava, che per reale senso civico.
«In marcia!» ringhiò il Lich, fissando le incandescenti orbite vuote sulla miserabile compagnia.
Ogni volta doveva imporsi per risvegliarli dal torpore e farli rimettere in movimento.
Era la loro notte e di questo passo l'avrebbero sprecata a spaventare passanti e bambini in cambio di una manciata di caramelle, invece di sguazzare nella migliore birra che si spillava in quelle terre.
Per l'occasione tutti si erano preparati adeguatamente e sfoggiavano i loro "abiti migliori":
Demonia aveva speso ben quattro ore dall'estesista per la manicure ed era orgogliosa del grado di limatura dei propri artigli;
Per non essere da meno, l'Uomo Lupo aveva letteralmente rapito un parrucchiere che era invecchiato a sistemargli le doppie punte sul pelo;
Davanti a lui, elegante come un damerino, il Conte Dracula imprecava ogni volta che si fermava davanti a una vetrina per specchiarsi, senza successo naturalmente, tanto che ormai si era rassegnato a passarsi il filo interdentale alla cieca.
Nel notare l'impazienza del Lich, Morte si fece avanti, sventolando la grande falce con fare eloquente,
«Potremmo tagliare per i campi...» propose, ma quando il condottiero liquidò la proposta con un cenno del metacarpo evitò di insistere.
«Devo fare benzina» esordì all'improvviso la strega, fermandosi presso un distributore "Esso fu" e aprendo il tappo della sua scopa.
Il Linch tremò sull'orlo di una crisi di nervi... o almeno, quei pochi che gli erano rimasti attaccati alle ossa.
«Adesso? Non potevi farla alla partenza?»
«Tutti chiusi» gracchiò la vecchia senza degnarlo di uno sguardo «...almeno questo ha il self service! Qualcuno ha un deca?»
Tutti presero a frugare nelle proprie scarselle, tirando fuori monetine ormai fuori corso, tarocchi e pietre veggenti.
Quando la situazione sembrava ormai decisamente in stallo, si fece avanti un grosso diavolo, zanne spianate in un compiaciuto sorriso e fra gli artigli una testa calzata in una papalina colore del fuoco,
«Eccoti servita strega...» rombò orgoglioso «...Un decano!»
Colto da profonda frustrazione, il Lich sollevò le orbite al cielo e si rassegnò a posare le quattro ossa stanche sull'espositore delle tessere fedeltà.
«Di questo passo, non ci arriviamo vivi alla Tana...»



Sfoderate i costumi più fatiscenti e gli artigli più affilati!
La vostra notte è giunta e potete finalmente dare sfogo a tutta la mostruosità che portate dentro di voi! [SM=x1264003]

Nella notte più magica dell'anno, accanto al profano troverete il "sacro", con le affascinanti origini di questa antichissima festa.

Il gruppo celtico "Popolo di Brig" (www.popolodibrig.it) ci accompagnerà per zampa attraverso la storia, ci mostrerà i suoi fieri combattenti in uno scontro senza esclusione di colpi e ci allieterà con l'artigianato e i monili del mercato di un altro tempo.

Le tenebre poi si accenderanno di fuoco, con lo spettacolo acrobatico della Brigata delle Ore Liete che si alterneranno agli scontri di lame, fino al momento in cui, sfiniti e soddisfatti, ci raccoglieremo intorno al fuoco per l'ormai rituale "Rogo del Tempo passato".

Preparate i ricordi da bruciare perché riuniti intorno al falò, berremo insieme dal grande corno e comincieremo il "nostro" nuovo anno. [SM=x1263921]
Chi oserà mancare?

Ingresso gratuito
Inizio ore 19,00

E' gradita la partecipazione in costume Fantasy/Horror

Luogo: La Tana del Drago Fumante
via Merighi 2
Soncino (CR)

Se vedi che sorrido, forse è perché ho trovato a chi dare la colpa.
27/10/2008 21:33
 
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SCUDIERO
Ecco! Sheyraen fà un'altro evento cui non posso partecipare... [SM=x1263922] Uffi uffi uffi!
Ma questa Tana non poteva essere un po' più vicina a casa mia??? [SM=x1263986]
*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*



Il magico blog sulla Saga Fantasy del mondo di Ancyria... e il booktrailer!




28/10/2008 03:22
 
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SCUDIERO
Ma... ma... domenica ho avuto gente che proveniva dalla Liguria e dalla Toscana [SM=x1263927]
Lo so, è impossibile essere "vicini" a tutti (io sogno sempre un futuro con una Tana impacchetabile e itinerante [SM=x1263949] )... Ma so quanto sei imprigionata e quanto lo sono io... e so anche che le distanze non ti spaventino (A Bardica ti sei organizzata divinamente! [SM=x1263924] ) [SM=x1263972]
Sob, mi dispiace molto e mi sento quasi in colpa a non essere in un luogo a te più vicino [SM=x1263930]
[Modificato da Sheyraen 28/10/2008 03:25]

Se vedi che sorrido, forse è perché ho trovato a chi dare la colpa.
06/11/2008 16:09
 
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SCUDIERO
Resoconto!
Ragazzi, è doveroso e la faccio ogni volta.
Così lo condivido anche con voi.
Nonostante come al solito il racconto sia in chiave ironica, vi assicuro che tutto quello che narro è accaduto davvero! [SM=x1263923]
Buona lettura! [SM=x1263964]

Per la notte di Halloween è "buona" cosa prepararsi almeno tre giorni prima.
O meglio, tre notti prima!
Se volete un trucco credibile, per almeno tre notti dormite poco e male e le occhiaie sono garantite.

La taverniera, che aveva seguito il consiglio alla perfezione, non contenta del risultato spese almeno tre quarti d'ora a litigare con trousse di trucco, matite e strumenti vari -a lei poco conosciuti- per assicurarsi un aspetto demoniaco ad hoc.
D'altro canto, faceva già paura tutto l'anno... come fare a spaventare "di più"?
L'ingresso alla Tana fu da manuale: arrivo un'ora prima, carico dei frigoriferi, si trema un po', si pensa a cosa mangiare, ci si accorge che lo stomaco è chiuso e si trucca il taverniere che, come da manuale e da perfetto pignolo, brontolerà insoddisfatto sul risultato.
E con perfetto tempismo, anche la cuoca si affacciò alla soglia nella sua migliore veste del terrore:
«Shey... sto male...»
La taverniera valutò per un momento le profondissime occhiaie della cuoca, il volto cinereo e l'espressione moribonda e, colma di ammirazione, le sorrise
«Caspita... che trucco stupendo!»
«Non è un trucco...»
«E' uno scherzo vero? Sì... vuoi spaventarmi!» sorrise sempre più insicura la taverniera
«No... sto male davvero»
A quel punto, il trucco della taverniera poté finalmente competere con quello della cuoca.
Tre quarti d'ora buttati al vento.

Eroicamente comunque, alla fine la cuoca decise di "provarci finché avrebbe retto" (o fosse morta nel tentativo... il ché comunque sarebbe rimasto a tema) e mentre di nascosto il taverniere faceva i debiti scongiuri, lasciando alla taverniera il compito di tremare per tutto il tempo, entrarono i primi avventori.
Meglio non si poteva iniziare: due vampire e una bambola assassina.
La vampira più alta, bionda e con una gonna trasparente che avrebbe fatto resuscitare i morti -cosa che in una notte come quella avrebbe potuto rappresentare un problema- si ingraziò immediatamente la taverniera donandole un impareggiabile mazzo di rose che sfumavano dal rosso al nero (infernali davvero!) e si guadagnò così un posto d'onore
«Resta qui, su questo sgabello all'ingresso... mi addobbi il locale alla perfezione!»
Il taverniere però non fu della stessa opinione e da bravo padrone di casa, le fece accomodare a un tavolo, si accomodò con loro e decise di concedersi una "sontuosa" cena in "lieta" compagnia, fatta da niente meno che una porzione di patatine.
Se avesse saputo che con quella soltanto avrebbe tirato le quattro del mattino, forse sarebbe stato più prudente nella scelta.
Intanto Sheyraen, cercando di ammazzare il tempo (sempre per restare a tema), prese a vagare come uno spettro, ripercorrendo il banco in lungo e in largo, andando dal banco alla porta e ritorno, e vagando pressappoco senza meta fino a quando una draghetta, impietosita o forse stufa, non le mise davanti due mini-bruschette da consumare.
«Lloth... in tuo onore!» disse la taverniera, sollevando una delle due bruschette prima di divorarla.

Il sacrificio della bruschetta fu gradito alla capricciosa Dea del Caos che decise di accontentare la sua sacerdotessa.
"E caos sia!"
Un'orda di non-morti, spettri, vampiri, omoni in tutù rosa, diavolesse, chirurgi assassini e persino la Morte in persona, si riversarono nel locale nel giro di pochi istanti, tanto da rendere il consueto grido "Escono dalle pareti... escono dalle fo**ute pareti" del tutto obsoleto e inadeguato.
Non uscivano dalle pareti, si materializzavano direttamente da ogni dove fino a quando già alle 21,30 (cosa mai vista prima) non ci fu più un solo tavolo, sedia, sgabello (e bagno) libero.

Il rinforzo per la cucina giunse prima che la cuoca soccombesse dietro la prima ondata di bestie affamate, e non fece in tempo a farsi strizzare il naso (come da consuetudine) e stropicciare i riccioli che fu fiondata in perfetto stile catapulta, nell'inferno di fuoco e fiamme che l'attendeva.
Alle 22 circa, mentre la taverniera si era barricata per bene dietro le linee di difesa (le spine... nessuno osa attaccare le spine della birra!) e tre draghetti più il taverniere in persona si battevano ferocemente con la folla, giunse anche la quarta draghetta (quella che aveva il giorno libero), splendidamente s-vestita da angelo della morte, con un magnifico paio di ali viola e un sacchetto di plastica in mano
«Ho portato le scarpe comode in caso vi serva che entri in azione... dove le metto?» domandò angelicamente
«Ai piedi!» fu la risposta succinta del taverniere che non ebbe tempo di aggiungere altro prima di sparire, letteralmente inghiottito nell'orda assetata.

Sospinti dalla Falce della Morte, adagiata in bella mostra sulla porta stile stendardo di benvenuto, gli spiriti si dettero all'alcool (che sembra una cosa paradossale!) senza pudore e al grido di "Sangue!" si accalcò davanti alle spine, sui gradini della taverna e su ogni pezzo di legno lasciato incautamente libero.
«Non potevamo chiamarla in modo diverso la birra?» protestò il taverniere ripiegando dietro il banco a dare rinforzo alla collega «Proprio "Sangue di Demone" ti doveva venire in mente?»
La taverniera sorrise davanti al pallore del socio, solitamente chiamato "Demone" da chi lo conosce
«Oggi sei il Corvo. Non ti toccheranno»
E giusto per essere smentita all'istante in quel mentre si levò un grido di pura meraviglia e stupore
«Il Corvo!!! E' LUI!!! E' identico!!! OMMIODDIO!!!!»
Prostrandosi ai suoi piedi, un avventore impazzito -forse per l'attesa alle spine- nell'ordine lo venerò, gli danzò intorno, lo venerò di nuovo e lo costrinse poi a farsi immortalare con lui.
L'autografo non lo ottenne comunque.

Al di là della porta intanto, lampi ocra e rossi presero a illuminare la notte annunciando lo spettacolo di fuoco dei giocolieri.
Con gli occhi annacquati dalle lacrime (non osava lasciarle scendere per non rovinare il trucco) Sheyraen comprese che non avrebbe visto né quello, né lo scontro di spade che si sarebbe alternato, ma osò sperare che il diversivo le avrebbe dato un momento di tregua.
Ovviamente, non fu così.
Con le finestre occupate da coloro che, incapaci di superare la folla per andare fuori, si accalcavano per vedere lo spettacolo, rimase ben poco da fare a tutti gli altri se non consolarsi con la birra e il cibo.
Qualcuno ne approfittò anche per rubare il tavolo a chi incautamente lo aveva lasciato libero e altri non osarono staccarsi dallo sgabello duramente conquistato nemmeno sotto minaccia di morte.
Due di loro, in particolare, avevano messo sotto assedio il posto d'onore alle spine e quando la taverniera gridò «Bicchieri!!» furono mossi a compassione.
Vedendo che i boccali erano finiti, bevvero d'un sorso la birra che avevano davanti e le fecero dono dei bicchieri vuoti.
L'onore in battaglia... che bella cosa!
Molti comunque, sospinti dall'istinto animale che aveva insegnato loro che al suono del campanello corrispondeva l'uscita del cibo, rimasero ammassati davanti alla porta della cucina, incutendo terrore alle cuoche ogni volta che osavano aprirne uno spiraglio.
I tavernieri riuscirono a bere la loro prima birra alle due del mattino quando Sheyraen, assetata e affamata, decise di provare un numero dettato dalla disperazione: spillare da due spine contemporaneamente... l'unico modo per poter bere qualcosa.

La notte si consumò così, avvolta nei fuochi, nel canto delle spade, nell'urlo dei combattenti e fra birra e gozzovigli per tutti coloro che furono abbastanza fortunati da raggiungere la taverna.
Altri rimasero sulla strada, incapaci di entrare.
I più tenaci ci misero mezz'ora ad attraversare gli otto metri che separavano il cancello dall'agognata soglia, ma alla fine conquistarono il loro boccale di birra.
A dieci minuti dalla prevista chiusura (le tre del mattino), il taverniere stava spillando l'ennesimo boccale da litro, sotto lo sguardo attonito della taverniera che scuoteva la testa inorridita.
Prima delle quattro l'assedio non ebbe fine.
Gli ultimi, tenacissimi avventori, furono respinti sotto la minaccia di essere reclutati a spazzare la sala.
Le due cuoche emersero dalle cucine con prudenza, spiando attraverso una fessura prima, ed emergendo quatte quatte subito dopo... sopravvissute entrambe.
In particolare "Trenote", che al principio di serata stava malissimo, aveva assunto un colorito sano e prosperoso, frutto dell'adrenalina e dei fuochi caldi della cucina.

La notte di Halloween sfumò su un profumato piatto di spaghetti al ragù alle sei del mattino e mai cibo fu più buono di quello!
Ancora oggi, a distanza di giorni ormai, qualcuno ci racconta la sua personale battaglia di quella notte.
Decisamente indimenticabile.

Se vedi che sorrido, forse è perché ho trovato a chi dare la colpa.
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