03/11/2007 06:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 521 | Registrato il: 16/02/2007
| Città: PIACENZA | ********Moderatore******** | ALFIERE | | |
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Mi scateno con un nuovo spinoso argomento:
Come lavorare sulle nostre opere prima di decidere di inviare agli editori?
Ci passiamo tutti. Cominciamo a scrivere perchè ci piace, perchè scopriamo di avere una storia da raccontare.
Se ci mettiamo passione e impegno, arriviamo anche a finirla (cosa non facile, soprattutto quando si tratta di romanzi).
Ma... dopo?
Mentre scriviamo ci sembra sempre di avere per le mani un capolavoro, qualcosa da cui si potrebbe trarre un film.
Non sempre è così e, prima di considerare pronto un manoscritto, ci sono numerose fasi meno creative ma necessarie per arrivare a un prodotto finito di qualità.
Questo è il topic di post-produzione, quello in cui arrivano i muratori, gli idraulici, i fabbri con la lima... voi come vi regolate in questa fase? |
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03/11/2007 11:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.574 | Registrato il: 02/01/2007
| ********Moderatore******** | LORD | | |
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Prima di tutto... la cara, vecchia, amata rilettura; dove per rilettura temo si intenda un interminabile processo di taglia, copia, incolla, ricrea, sfascia e così via, diretto a migliorare l'opera. Del resto la prima stesura (questo, almeno, vale per me) non è che il punto di partenza per rendere il romanzo appetibile, ma il lavoro è ancora lungo, no?
"Gli scrittori, per la maggior parte preferiscono dare a intendere che essi compongono
in uno stato di splendida frenesia - di estatica intuizione - e rabbrividirebbero all'idea di un
pubblico che desse un'occhiata, dietro la scena, alle elaborate e ondeggianti crudezze del loro
pensiero - ai veri propositi colti solo all'ultimo momento - agli innumerevoli balenamenti
di un'idea che non ha raggiunti la maturità di una visione piena - alle fantasie maturate invece
appieno ma lasciate cadere, per disperazione, come intrattabili - alle caute scelte e ai cauti
rifiuti - alle penose cancellature e interpolazioni: insomma alle ruote e alle finte ali,
ai macchinari per i cambiamenti di scena, alle scale e alle trappole diaboliche,
alle piume di gallo, al cerone rosso e alle pezze nere, che novantanove volte
su cento costituiscono l'armamento dell'histrio letterario." (E.A.Poe)[Modificato da ==Aredhel== 03/11/2007 11:27] |
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05/11/2007 12:57 |
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| | | OFFLINE | | Post: 75 | Registrato il: 18/01/2007
| Città: ROMA | Abitante di AURENDOR | VALLETTO | | |
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Già... non posso che quotare Aredhel. La prima stesura non è che il punto di partenza. Se si pubblicasse quello che uno scrive di getto (a mio parere) la scrittura sarebbe mooooooolto più rapida, ma l'opera ne risentirebbe parecchio.
Io solitamente per la prima stesura non impiego più di 3-4 mesi (per romanzi di circa 300 pagine) poi però viene la parte più lenta, quella della rilettura e correzione.
Lì sono dolori. Rileggo almeno un paio di volte e nel frattempo taglio, cucio, rammendo, riporto, ecc... e alla fine non rimane che lo scheletro di quello che avevo scritto...
Però credo che sia una fase necessaria anche perchè citando il grande Stephen King: "l'opera finita deve essere la prima stesura meno il 10%...". E su 300 pagine mica è facile taglierne 30 Sventurata quella terra che ha bisogno di eroi... |
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07/11/2007 11:30 |
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| | | OFFLINE | Post: 193 | Registrato il: 16/07/2007
| Città: VILLA MINOZZO | Abitante di AURENDOR | SCUDIERO | | |
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Editing.
E' la parte che preferisco, che amo, che mi piace di più. Una volta concluso il romanzo lo lascio stagionare un po', finché non sento che é ora di tirarlo fuori dal cassetto e rilavorarlo. Poi lo rileggo, lo taglio, lo smonto, assemblo, rilavoro e lo mando in lettura a ogni povera Ghidara possibile che si offra di leggerlo. Da qui, aspetto i consigli e suggerimenti, gli eventuali errori, i cerchi non chiusi... e così via. In genere ho notato che tra tutto ci metto circa un annetto. E, quando rileggo la prima bozza, penso: ma come l'ho scritta male questa storiaaaaaa!!! *_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*_____*
Il magico blog sulla Saga Fantasy del mondo di Ancyria... e il booktrailer!
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08/11/2007 06:07 |
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| | | OFFLINE | Post: 521 | Registrato il: 16/02/2007
| Città: PIACENZA | ********Moderatore******** | ALFIERE | | |
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La cosa più divertente è scovare certi erroracci che il buon dizionario di word non segnala. Mi sono ritrovata parole da far arrossire i muri!!!
Nel mio caso, un taglio del 10% sarebbe una bazzecola... mi sa che nel prossimo giro dovrò arrivare almeno al 30%.
sto scrivendo cento volte alla lavagna "non scriverò mai più romanzi lunghi, non scriverò mai più romanzi lunghi..." |
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08/11/2007 09:52 |
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| | | OFFLINE | Post: 37 | Registrato il: 30/10/2007
| Abitante di AURENDOR | PAGGIO | | |
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Senza esagerare, posso ammettere di aver riletto il mio romanzo almeno 80 volte. E giuro che ogni volta riuscivo a 'scovare' errori di battitura così lampanti che mi dicevo 'possibile che non l'avevo visto?'
Sapete perché? Perché il cervello di chi legge molto, alla fine legge per intuito, senza in realtà vedere le lettere che compongono la parola. Il mio malgione è nero. Quell'errore sarà automaticamente messo a posto dal cervello, che leggerà il mio maglione è nero, dopotutto le lettere ci sono tutte!
Unico modo per fregare il cervello è leggere parola per parola, con calma. Cosa davvero impossibile per un lettore vero, perché istintivamente dopo un po' non si tiene più a freno la velocità di lettura e si parte a leggere intere frasi. Allora non c'è proprio scampo? Un trucco c'è: leggete la vostra opera al contrario, esattamente dall'ultima parola dell'ultima pagina, fino ad arrivare alla prima parola della prima pagina.
Io non ci sono riuscita.
In bocca al lupo a chi vorrà provarci.
Alessandra
www.polveredargento.it |
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08/11/2007 17:46 |
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| | | OFFLINE | Post: 193 | Registrato il: 16/07/2007
| Città: VILLA MINOZZO | Abitante di AURENDOR | SCUDIERO | | |
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polveredargento, 08/11/2007 9.52:
Il mio malgione è nero.
Urka! Subito non l'avevo visto. E ho pensato: e l'errore dov'é?
Poi ho riletto con calma e l'ho visto. Capperi, ha proprio ragione Alessandra! Non ci avevo mai pensato. Anzi, in realtà mi sono chiesta più volte -anche oggi in realtà, che mi sono riletta tutta la seconda parte di UP- come mai certe cose prima non le avessi notate. Ora ho capito!!!
Capperi, ma leggersi un manoscritto al contrario é un'impresa titanica... vorrei sentire Ghid cosa ne pensa, soprattutto visti gli ultimi eventi .
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09/11/2007 04:04 |
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| | | OFFLINE | Post: 521 | Registrato il: 16/02/2007
| Città: PIACENZA | ********Moderatore******** | ALFIERE | | |
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Cosa ne penso?
Il sistema è ottimo, lo suggeriva anche la prof di italiano delle superiori, a maggior ragione funziona quando si dà la caccia agli errori di digitazione.
Nel malloppo a ogni rilettura ne ho trovati a bizzeffe anch'io... rileggerlo tutto al contrario?
Solo dopo aver brindato ancora un centinaio di volte! Mi ci vorrebbe meno coraggio per lanciarmi col paracadute.
Però... si potrebbe suggerire agli editor??
Un sistema che mi ha risparmiato molte correzioni è stato usare il "trova-sostituisci", molti errori sono ricorrenti, quando li trovavo due volte, scattava la ricerca automatica. |
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09/11/2007 09:45 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.574 | Registrato il: 02/01/2007
| ********Moderatore******** | LORD | | |
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Io ho notato che è molto più facile scovare gli errori di battitura leggendo su carta piuttosto che su monitor-perchè chissà, e poi chissà se funziona così solo per me...-per questo suggerisco di stampare capitolo per capitolo... |
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09/11/2007 11:03 |
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| | | OFFLINE | | Post: 75 | Registrato il: 18/01/2007
| Città: ROMA | Abitante di AURENDOR | VALLETTO | | |
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In effetti il problema degli errori c'è e non va sottovalutato.
Partendo dal presupposto che non può esistere un libro senza errori, io credo che alla fine l'importante sia che quegli errori siano il meno possibile e il meno possibile gravi.
Io sinceramente mi sono trovato bene con word, non solo perchè segna le parole errate, ma anche perchè se si usa il sistema della correzione ortografica, ci segnala anche quelle parole che, pur essendo scritte correttamente (quindi non segnate dalla fantomatica linetta rossa), non coincidono però con il discorso generale.
Un esempio?
"Egli andò quindi la porto". Word ci segnalerà che "la" non coincide col senso della frase che dovrebbe essere: "Egli andò quindi al porto".
Un altro buon sistema è far leggere il libro a qualcuno. Io dopo aver letto il mio libro 2-3 volte mi sembrava quasi di conoscerlo a memoria e allora gli errori li saltavo senza nemmeno rendermene conto. Un altra persona, invece, li scova più facilmente proprio come succede magari a noi quando leggiamo un libro acquistato in libreria. Sventurata quella terra che ha bisogno di eroi... |
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22/05/2008 17:48 |
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| | | OFFLINE | Post: 52 | Registrato il: 12/04/2008
| Città: REGGIO CALABRIA | Abitante di AURENDOR | VALLETTO | | |
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Discorso vecchio ma interessante. Lo riuppo
Per gli errori, credo che in fondo basti il correttore di word, li trova quasi tutti. Poi, alcune riletture. Quoto il discorso di leggerlo su carta, non tanto per gli errori di battitura, quanto perchè ho notato che si notano meglio alcune ripetizioni e, soprattutto se dopo un pò che lo si è scritto, si pensano modifiche alle frasi che ne migliorino la fluidità. Io non ho molta esperienza, avendo iniziato a scrivere quasi per scherzo proprio questo natale, però devo dire che sono molto veloce. Due mesi per un romanzo di 350-400 pagine e poi un altro mese per la correzione e le varie aggiustatine. Inoltre, tendo in vero a tagliare ben poco dalla prima stesura. Forse, perchè rileggo il capitolo già dopo averlo scritto, anche per ridurre poi il successivo lavoro di editing. In genere stampo il tutto appena finito, corregendo su carta e poi sistemando su word. Ah...uso molto il dizionario online dei sinonimi, questo evita di ripetere spesso alcune parole e rende a mio parere più fluida la lettura. |
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