03/03/2009 19:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 69 | Registrato il: 03/03/2009
| Abitante di AURENDOR | VALLETTO | | |
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Sob... ho affrontato questo argomento un sacco di volte e, sinceramente, riassumerei tutto in una frase:
ASSOLUTAMENTE NIENTE CONTRIBUTO
Mai cadere nei trucchetti dei soliti furbi. Ci sono migliaia di case editrici italiane che aprono e chiudono in un anno perché ormai il pensiero diffuso è: "Per pubblicare senza contributo bisogna essere mafiosi".
Non è vero.
Però, se tutti continuano a pubblicare con contributo, scrivendo boiate e spacciandosi per "scrittori", è ovvio che poi tutti pensano che "si debba fare così".
Scegliere i canali giusti, olio di gomito e umiltà.
Se uno scritto vale qualcosa, prima o poi verrà pubblicato senza contributo. E' nell'interesse dell'editore.
Pollice giù anche alle varie forme di "pre-acquisto copie" o piccole case che non chiedono contributo ma non hanno distribuzione.
Tutto equivale a lasciare il manoscritto nel cassetto, alle fine dei conti.
Si perde denaro e tempo necessario da dedicare al nostro miglioramento. |
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04/03/2009 05:46 |
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| | | OFFLINE | Post: 521 | Registrato il: 16/02/2007
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Sottolineo una delle frasi di Irene:
Pollice giù anche alle varie forme di "pre-acquisto copie" o piccole case che non chiedono contributo ma non hanno distribuzione.
Tutto equivale a lasciare il manoscritto nel cassetto, alle fine dei conti.
Il risultato di queste pubblicazioni è pressoché identico a quello che si ottiene rivolgendosi a una tipografia e facendo stampare quelle stesse copie a uso personale. Alla fine, si regala o si vende il libro ad amici e parenti e la questione si chiude lì.
A volte risulta anche controproducente, perchè il testo viene pubblicato sotto contratto e si possono perdere occasioni migliori, magari dopo un po' di editing e un piccolo cambiamento di rotta. |
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04/03/2009 09:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 69 | Registrato il: 03/03/2009
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Ghidara, 04/03/2009 5.46:
Il risultato di queste pubblicazioni è pressoché identico a quello che si ottiene rivolgendosi a una tipografia e facendo stampare quelle stesse copie a uso personale. Alla fine, si regala o si vende il libro ad amici e parenti e la questione si chiude lì.
A volte risulta anche controproducente, perchè il testo viene pubblicato sotto contratto e si possono perdere occasioni migliori, magari dopo un po' di editing e un piccolo cambiamento di rotta.
Esatto.
Un buon metodo per imparare a fare editing da soli (be', ci vorrebbero dei corsi di scrittura specializzati, o editing con un editor buono, senza incappare in uno dei tanti parolai spillasoldi in giro, ma faccio per appuntare qualcosa di raggiungibile da tutti) è - oltre ai forum, ovviamente - LEGGERE IL MATERIALE DI ALTRI ESORDIENTI. Non appena vi troverete davanti delle cose che fate fatica a leggere, rendendovi conto che state facendo da sempre gli stessi errori, comincerete a revisionare in modo diverso.
Be', amici che scrivono fantasy e non riescono a pubblicare ne avrete immagino...
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07/03/2009 06:05 |
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| | | OFFLINE | Post: 521 | Registrato il: 16/02/2007
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Per un aiuto c'è sempre il Rifugio degli Esordienti, che offre editing incrociato senza pagare nulla.
In effetti quando si comincia a scrivere c'è sempre l'impresssione di aver dato il massimo, salvo poi scoprire in seconda, terza quarta lettura che ci sono scappate castronerie assurde (cito dai miei editing: "il sentiero si snodava tra alberi nodosi"; "i cavalieri si diedero alla fuga" - la I è vicina alla U; un tipo che stava seduto accanto al camino si trova improvvisamente sbalzato col teletrasporto in un altro angolo della stanza... e ce ne sono mille altri!). Un corso di scrittura aiuta certamente, ma per capire da che parte cominciare le revisioni a volte basta un manuale con qualche dritta mirata.
RIvedere un testo non è la parte più divertente dello scrivere, ma è necessaria, e può diventare creativa quanto la prima stesura... in fondo, è una bella sfida contro se stessi. |
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07/03/2009 12:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.574 | Registrato il: 02/01/2007
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Ghidara, 07/03/2009 6.05:
RIvedere un testo non è la parte più divertente dello scrivere, ma è necessaria, e può diventare creativa quanto la prima stesura... in fondo, è una bella sfida contro se stessi.
Verissimo! Io sto 'rivedendo' il mio libro da settembre e ancora non ho terminato (e non sono neanche vicina a farlo...) il tutto in assoluto disaccordo con la mia tabella di marcia, ma con la consapevolezza che questa operazione mi ha portata a un lavoro di 'taglio, creo e cucio' in alcuni momenti davvero creativo, oltre che fondamentale.
Ma ritorniamo all'oggetto della discussione principale. Se l'edizione con contributo è da scartare gli aspiranti scrittori come me dovrebbero puntare solo a quegli editori che non lo chiedono.
Io ho provato a farne una lista da quanto letto sui vari forum e siti, ma comunque non riesco a superare i 15 editori (di cui almeno 5-6 sono gli ultra famosi che probabilmente non leggeranno neanche la mia sinossi), quindi la domanda a chi ha pubblicato qualcosa è:
A chi avete mandato il vostro manoscritto??? |
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07/03/2009 17:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 69 | Registrato il: 03/03/2009
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Vedo che c'è un po' di confusione...
Spero non prediate il mio intervento come uno spam gratuito solo perché chi ha scrito il libro è mio amico, ma credo che potreste davvero trovare utile il link alla guida qui sotto:
www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=29434
Bye
Ire |
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10/03/2009 10:45 |
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| | | OFFLINE | Post: 521 | Registrato il: 16/02/2007
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No, non è spam... sul mio blog ne ho parlato anch'io e non conosco l'autore!
Una bella idea, questo manuale, da mettere nella libreria accanto a quello di Franco Forte.
Quando ho dato la caccia io, ho contattato un numero esorbitante di Case Editrici, con dispersione di tempo, energie e speranze. D'altra parte, se si segue il consiglio di mandare la richiesta di valutazione a un paio di editori per volta, si rischia di passare la vita ad aspettare risposte. Perciò, benvenuta guida agli editori! |
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10/03/2009 20:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 69 | Registrato il: 03/03/2009
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Il problema è che una guida cartacea ha problemi di aggiornamento.
Però sul sito sta già partendo una sezione in cui i lettori possono dare suggerimenti anche su come ricatalogare online il materiale, appunto, per eventuali aggiornamenti. |
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14/03/2009 11:45 |
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Ghidara, 10/03/2009 10.45:
sul mio blog ne ho parlato anch'io e non conosco l'autore
Ho segnalato a Leonardo l'indirizzo del tuo blog. Spero riesca a trovarti
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