spero di aver beccato la sezione giusta, volevo presentarvi il mio bardo (personaggio che uso a d&d assieme ad un guerriero melniboneano eheheheheh). Ecco la sua storia:
Melilon ut Merillion bardo di razza elfica, con un passato piuttosto singolare.
I suoi primi ricordi risalgono all’età di 10 anni, quando il suo villaggio venne distrutto da un’incursione in superficie da parte di esseri del sottosuolo, dei quali non ricorda pressoché nulla.
Riuscito a sfuggire al massacro, grazie ad un nascondiglio di fortuna, s’incamminò verso la città più vicina. Non aveva speranze di farcela ma, il secondo giorno di cammino, ridotto allo stremo e alla fame, incrociò un simpatico viandante di cui non riuscì a definire la razza. Era sempre allegro e procurava cibo con facilità. Viaggiava con un particolare strumento, una cetra a forma di fagiolo ed il suo canto era ammaliante. Ben presto insegnò a Melilon l’arte del cantare ed insieme viaggiarono per il mondo. Per vent’anni Melilon viaggiò con il suo mentore che disse di chiamarsi Dammoliara (un nome impronunciabile e mai sentito in tutti i reami). Ogni volta che si fermavano in una città, venivano accolti da un personaggio nobile o illustre che li ingaggiava e li sotentava per la loro permanenza in città. Melilon sospettava che il proprio mentore fosse anche un furfante e alleggerisse di qualche soldo ogni viandante che gli capitava a tiro. Dammoliara era sempre attorniato da belle donne e bevevo a più non posso. La gente si fermava incantata ad ascoltare la sua musica e le sue canzoni e le interpretazioni teatrali che metteva in piedi, con travestimenti di ogni sorta. Tutte le sue arti le insegnò a Melilon che cercò di apprenderle al meglio, facendosi conoscere nell’alta società.
Un giorno Dammoliara piantò la sua cetra nelle mani dell’allievo, spiegandogli nel dettaglio ogni sua proprietà, gli procurò un meraviglioso stocco (l’arma che egli stesso prediligeva) anche se Melilon era molto più bravo a tirar di balestra… Fatto ciò congedò Melilon, dicendogli che avrebbe dovuto cavarsela da solo ora, che lui aveva altre faccende da sbrigare e che gli aveva insegnato come cavarsela, disse anche che gli anni trascorsi ad addestrarlo non gli erano pesati, stranamente non era invecchiato di un giorno. Melilon pensò che per tutto il proprio addestramento Dammoliara fosse stato travestito, e pensò che anche il nome di quell’uomo (se così si può definire) fosse una farsa.
Così Melilon vagò per moltissimi anni nel mondo del Faerun, facendosi conoscere e conoscendo le storie di avventurieri ed eroi, viaggiando con loro per molto tempo. Tuttavia giunse alla città di Mirabar, dopo un lungo peregrinare, per la festa di mezza estate in cerca di qualche facile guadagno, recandosi alla “Locanda dell’elfa danzante”, da una sua carissima amica che anni addietro viaggiò con lui. Melilon, nonostante i suoi 60anni è un elfo in cerca d’avventura e nel presentarsi a lei chiede se ci sono interessanti gruppi di avventurieri di cui ha sentito parlare…Melilon ha qualche conoscenza nobiliare anche a Mirabar, sempre grazie alla sua amica e comunque un bardo è sempre ben accetto da bambini ed adulti, sempre che sia discreto quando deve esserlo, ma nei suoi occhi vi è sempre il luccichio del furfantello…d’altra parte il suo mentore lo era. Venera il dio Oliddamara chiamato il Ladro Ridente.
Ho scelto il nome Melilon in onore di un vecchio abitante di Aurendor!!!!