Incipit di Morgana

Mi prenderò di coraggio anch'io come Aredhel, esponendomi al pubblico ludibrio...
Questo è l'incipit d'un racconto che sto scrivendo...
Sarei lieta se mi diceste cosa ne pensate...


- Non ho altro da dirti piccola donna – le rispose perentoriamente. Cos’era successo dall’ultima volta che lo aveva guardato negli occhi? Cos’era cambiato? Perché adesso tutto le sembrava insensato e vano? Si fermò un secondo ancora sulla porta, anche se sapeva che tutto ormai era stato detto e ogni cosa era compiuta. Teneva lo sguardo basso e una ciocca di capelli le ricadde sulla spalla, l’uomo che la guardava impietoso sembrò sul punto di dire qualcosa, ma tacque. Nella mente della giovane si formulò un pensiero, ma anche questo svanì prima che il fiato raggiungesse le labbra, una lacrima sfiorò la punta del suo piede producendo come un piccolo singulto e nessun altro suono echeggiò nella stanza. “E’ proprio ora di andare” pensò Yelia “non è più tempo per me”. Richiuse la porta alle sue spalle e con essa le parve di interrompere un’epoca importante… forse si apprestava l’inizio della fine, forse la storica alleanza tra uomini ed elfi era davvero giunta al termine e si preannunciava un periodo tetro e sinistro… Considerando ciò che erano riusciti ad ottenere, la piccola comunità che erano riusciti a creare, era sempre stata molto fiduciosa in un futuro per il Vecchio Mondo; sembrava che tutti i popoli avessero finalmente compreso che solo unendo le forze, e la sapienza di ciascuno avrebbero potuto vedere un nuovo giorno… e ora, dopo quella conversazione, tutte le certezze maturate fino ad allora si stavano lentamente sgretolando, tutti gli insegnamenti in cui aveva creduto, e che a sua volta si era prodigata a diffondere, sembravano le sventate parole di un folle, che nella sua condizione di inconsapevolezza vede il mondo come lo vorrebbe e non come realmente sia. Una fitta alla tempia la fece vacillare vistosamente, si appoggiò al bordo del grande pozzo posto al centro del chiostro, volse lo sguardo alla volta del cielo cercando di placare il dolore e per un attimo le parve di scorgere nell’oscurità, un’aquila trafitta da una freccia infuocata. Chiuse gli occhi, li riaprì, vide ancora per qualche secondo il bagliore delle fiamme, poi si accasciò al suolo.

Glianna strizzò il panno, lo piegò in due e lo pose nuovamente sulla fronte della giovane. “Troppi avvenimenti hai dovuto vedere bimba mia e troppi anni hai sciupato consumandoti in illusioni e vane speranze”. Un impercettibile movimento del sopracciglio di Yelia, diede all’imponente donna la conferma definitiva della ripresa della ragazza; Glianna si alzò quindi dal giaciglio che aveva preparato in fretta quando Hylas, tenendo in braccio Yelia, aveva irrotto nel suo casolare la notte appena trascorsa. Aveva abbandonato lì la fanciulla, senza dare spiegazione alcuna, cosa normale per gli uomini di Eliover, certo che Glianna le avrebbe prestato immediato soccorso. E così fu, anche se ancora non aveva capito cosa fosse accaduto, ma aspettando pazientemente il risveglio di Yelia, le ipotesi più svariate affollavano la sua mente, alcune veramente preoccupanti…

uuuh! Che emozionante!
State rapendo la mia mente, con i vostri racconti! Se prima non mi staccavo mai dal computer, direi che da adesso mi fonderò direttamente con esso!!!!
Morgana, ne vogliamo di più!!!!

davvero ottima la prima parte

ora viene il bello, siamo in trepidante attesa

Complimenti MORG!!!Davvero bella l'introduzione...e ora che succede?Hai già scritto il seguito?...su..su...

Complimenti Morg, me gusta assai!
Me gusta molto poi la descrizione della prima parte,quella specia di "addio"... molto toccante, brava!!!

Dalle prime sette righe l'avrei definito l'incipit di un libro harmony (non che ne abbia mai letto uno, s'intenda), ma poi via: sono stato preso dal racconto e trasportato nel suo mondo (o dovrei dire nel tuo?). Complimenti.

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Scritto da: Il Topo... 14/01/2007 11.23
Dalle prime sette righe l'avrei definito l'incipit di un libro harmony (non che ne abbia mai letto uno, s'intenda), ma poi via: sono stato preso dal racconto e trasportato nel suo mondo (o dovrei dire nel tuo?). Complimenti.

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Ghghghghgh grazie della punzecchiata iniziale...in effetti è un po' melodrammatico ghghgh

Prego, non c'è di che. Sempre pronto a dare buoni consigli.